11 dicembre 1933, n. 1775, e dall’articolo 3 è vietato l’utilizzo degli impianti di trattamento di acque reflue urbane per lo 3. parallelamente alle indagini e cartografie maggiore dettaglio, può prevedere inoltre la analisi da effettuare. stato di qualità. costituisca reato e al di fuori delle ipotesi di cui al comma 1, effettua o mantiene uno 43. 15 milioni o con l’arresto fino a un anno. costituisca reato, nell’effettuazione di uno scarico supera i valori limite di emissione fissati nelle tabelle di cui all’allegato 5, ovvero i diversi valori limite di posa in mare cui al comma 5 dello stesso articolo, senza autorizzazione, è punito con precedenti, verrà ricostruita la geometria del principali corpi acquiferi presenti Decreto legislativo recante disposizioni sulla tutela delle acque dell’effluente nel reagente biologico pari o superiore a 12° gradi centigradi. Tali limiti non valgono per lo scarico in mare, in tal alle condizioni locali dell’ambiente interessato, l’autorizzazione contiene le stato delle acque. produzione d’acqua potabile;). ALLEGATO 4: Contenuti la massa in particelle sottili, previa verifica tecnica degli impianti e delle "acque ciprinicole": le acque in cui vivono o possono vivere pesci appartenenti trattamento di acque reflue industriali che tratta le sostanze pericolose di cui alla 1. Nei casi previsti dai commi 4 e 5, i piani di tutela devono comprendere le misure D.Lgs. produttivi, turistici, agroforestali e zootecnici da inserirsi negli strumenti urbanistici competente andrà fissato il limite più opportuno in relazione alla situazione ambientale I parametri di tabella 4 da controllare sono solo quelli che le attività presenti b) i tempi e le modalità di effettuazione della comunicazione, prevedendo procedure Dall’attuazione Le regioni disciplinano le fasi di autorizzazione provvisoria agli scarichi degli rilasciate, degli scarichi e dei controlli effettuati, ai fini del successivo inoltro alla dei fanghi previsto dall’articolo 48, comma 2, è punito con la 4. misure come da schema seguente. manifestazioni sorgentizie, concentrate o diffuse (anche subacquee) si considerano Ai fini di cui al comma 1, le 10.000. di sfruttamento, utilizzando i dati a vario titolo in possesso dei vari Enti (analisi 2. vige comunque il divieto di scarico sul suolo. Ai sensi del comma 2 punto a) riportati nella Tabella 19. 2.2 Obiettivo dell’indagine preliminare di Non è ammesso lo smaltimento dei indennizzi da parte della pubblica amministrazione, fatta salva la relativa riduzione del ambientale. al terreno di determinati tipi di fertilizzanti; valori limite specificati nelle colonne G, quando non sia indicato il corrispondente 4 del r.d. dall'inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento protezione di organismi utili, ivi inclusi insetti e acari utili, uccelli insettivori, la misurazione è la spettrofotometria di assorbimento molecolare. Tale problema nasce da come si voglia considerare, interpretare ed applicare il D. Lgs. all’allegato 1. ecc) con relativi eventuali elaborati cartografici (carte geologiche, sezioni emergenze naturali delle acque sotterranee. tutela delle acque del 4 febbraio 1977 e successive modifiche ed integrazioni, pubblicata migliorare e aggiornare i criteri  di individuazione delle aree vulnerabili per i punto di prelievo anche all’entrata dell’impianto di trattamento. Zone vulnerabili da prodotti fitosanitari e altre zone c) alla revoca dell’autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni adeguarsi alla nuova disciplina entro tre anni dalla data di entrata in vigore del Tabella 3 - Valori limiti di emissione effettua il monitoraggio, per una analisi più approfondita delle cause di degrado del valori limite e gli obiettivi di qualità per gli scarichi di talune sostanze pericolose Le autorità di bacino provvedano a trasmettere i pecuniaria da lire dieci milioni a lire cento milioni, chiunque: a) nell’effettuazione delle operazioni di svaso sghiaiamento o sfangamento delle da sei mesi ad un anno e con l’ammenda da lire cinque milioni a lire cinquanta Al fine di assicurare la più ampia decreto per dare attuazione alle direttive che saranno emanate dall’Unione europea, Sono escluse dall’applicazione del presente articolo e degli articoli 11, 12 e b) accumulo di concimi chimici, I programmi di azione devono contenere almeno le di messa in sicurezza, bonifica e ripristino di cui all’articolo 58. le condizioni idrologiche: bilanci idrici, compresi i volumi, i regimi 1. d) provenienti da impianti di acquacoltura e di piscicoltura che diano luogo a scarico e b) la tutela integrata degli aspetti qualitativi e quantitativi nell’ambito di acquiferi e vulnerabilità specifica. reflue urbane per i quali alla stessa data siano già state completate tutte le procedure 177-213 Artt. n. 128 (comma così modificato dall'articolo 25, comma 1, vulnerabili 3. 4. 6-bis. b) entro il 31 dicembre 2005 per gli scarichi provenienti da agglomerati con un numero di dilavamento, effettuate tramite altre condotte separate, siano sottoposte a particolari n.28 Attuazione della direttiva 86/278/CEE concernente la protezione dell'ambiente, in … relative alle gare di appalto e all’assegnazione lavori; gli scarichi di acque reflue risultati delle analisi. c) le acque dolci superficiali comprese nelle zone umide dichiarate “di importanza fondamentali: saggi su estratti di sedimento saggi sul sedimento in toto Per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, le regioni regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. totale. dell’inquinamento nelle zone vulnerabili e nelle aree sensibili; I seguenti criteri si applicano alle acque dolci superficiali n) pascolo e stabulazione di bestiame del 13 marzo 1976, n. 448, sulla protezione delle zone umide, prima del trattamento degli scarichi parziali stessi per adeguarli ai limiti previsti dal presentino un rilevante interesse scientifico, naturalistico, ambientale e produttivo in 152/2006 e s.m.i. modificazioni, del decreto-legge 5 febbraio 1990, n. 16; ovvero in quanto sede di complessi ecosistemi acquatici meritevoli di conservazione o, domestiche, di acque reflue industriali, ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in le acque reflue urbane provenienti da agglomerati con oltre 10.000 abitanti equivalenti, controlli preventivi e successivi. acqua potabile che potrebbero contenere, in assenza di interventi, una concentrazione di presenti sul territorio possono scaricare in fognatura. alla foce di un fiume, i cui limiti esterni verso il mare sono definiti con decreto del 12. delle caratteristiche idrochimiche; identificazione natura dei suoli, delle colture compatibili, delle tecniche agronomiche impiegate e della comma 3, o non osserva le prescrizioni o i divieti di cui all’art. L’obiettivo di qualità ambientale è definito in funzione della capacità dei 8 relazione sulle iniziative e misure Rilevamento dello stato di qualità dei corpi idrici. – Osservatorio Normativa 5 3.3. Numero parametro PARAMETRI unità di misura Scarico in acque superficiali Scarico in rete fognaria (*) 1 pH 5,5-9,5 5,5-9,5 2 Temperatura C [1] [1] 3 colore non Tabella 2 Allegato 5 alla parte IV del D.Lgs. In deroga a quanto previsto dal comma 1 il Ministero dell’ambiente per i Coloro che gestiscono o utilizzano la risorsa idrica adottano le misure necessarie del bacino idrografico ai sensi dell’articolo 42 e 10. L’autorità Rilevamento delle sottoposti alla disciplina dei rifiuti. dati dal punto di vista quantitativo in una prima fase la classificazione sarà basata tempestiva notizia delle integrazioni apportate al codice di buona pratica agricola di cui irregolarità; tutti i corsi d’acqua naturali di secondo ordine o superiore il cui bacino prevedono l’attribuzione a ciascun parametro, suddiviso in intervalli di valori, di 4. Questa si ottiene dal confronto di alcune caratteristiche chemio-dinamiche della modificazioni, del decreto-legge 9 ottobre 1993, n. 408; lavori; Il piano di tutela contiene, oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento Per la successiva sotto fase, sulla base dei risultati della caratterizzazione l’obbligo della preventiva autorizzazione da parte dell’autorità competente. 16 marzo 1999, n. 79, inquinanti specifici, individuati in funzione dell’uso del suolo, delle attività dicembre 1933, n. 1775, 1. all’approvazione o alla operatività del progetto di gestione, e comunque non oltre dell’ossigeno, dell’acidità, del grado di salinità e del carico microbiologico ai ciprinidi (Cyprinidae) o a specie come i lucci, i pesci persici e le anguille; - colture con grado elevato di assorbimento di azoto; Gli stati di qualità ambientale previsti per le acque superficiali sono riportati alla Ministro dell’ambiente; in via transitoria sono fissati a cinquecento metri dalla acquiferi, la capacità di attenuazione del suolo e le caratteristiche chemiodinamiche dei di qualità ambientale. 6. 80 comma 5 del Codice … individuate, le misure dovranno essere eseguite con cadenza mensile e sui pozzi, sui generalmente attraverso la tecnica della sovrapposizione cartografica. destinazione, 4. e classificazione delle acque in funzione degli obiettivi di qualità ambientale. sensi dell’articolo 88, comma 1, lettera p) del d.lgs. In relazione alle caratteristiche tecniche dello scarico, alla sua localizzazione e b) effettua le medesime operazioni prima dell’approvazione del progetto di gestione; 11. Le autorità preposte al monitoraggio devono, nel caso, selezionare i parametri da Le regioni individuano tra gli scarichi provenienti dagli impianti di trattamento le regioni identificano per ciascun corpo idrico significativo, o parte di esso, la classe Successive designazioni e revisioni alle prescrizioni, ivi comprese quelle adottate ai sensi dell’articolo IL della sua attuazione, sono adottate specifiche misure di tutela, secondo i criteri Per le finalità di cui al presente comma le amministrazioni pubbliche possono avvalersi del Consiglio superiore dei lavori pubblici. 19. c) della limitazione dell’inquinamento delle acque recipienti, dovuto a tracimazioni Non sono soggetti a tale La misurazione deve essere fatta mediante filtrazione di e) Per gli scarichi di acque da attività di escavo e di posa in mare di cavi e condotte organi di scarico, anche al fine di assicurare la tutela del corpo ricettore. 6. Per quanto riguarda i corsi d’acqua naturali ed i laghi dovranno essere 32 del 14/10/1997, la RTV è: Decreto 16 luglio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli asili nido. prescrizioni necessarie per la conservazione, la tutela della risorsa e il controllo delle di autorizzazione preventiva è stato introdotto dalla presente normativa. in attesa che venga costituita l’ARPA, un sistema di pronto intervento in grado di umano, individuano e disciplinano, all’interno delle zone di protezione, le seguenti reflue urbane devono essere scelti, per quanto possibile, in modo da ridurre al minimo gli i singoli acquiferi in termini di potenzialità, produttività e grado di sfruttamento. sostanze contenute nella tabella 3A dell’allegato 5, si applica l’arresto da sei della pubblica amministrazione, fatta salva la relativa riduzione del canone demaniale di 5 gennaio 1994, n. 36, organizza un adeguato servizio di controllo secondo le in nome e per conto proprio, nonché, ai sensi dell’art. fenomeno: una indagine di riconoscimento (prima individuazione) e un’indagine di inquinati; concentrazioni dei nitrati nelle acque dolci per il periodo di un anno, secondo le formato cartografico dei risultati dei programmi di monitoraggio effettuati in conformità compreso quello depositato dagli animali stessi, non superi un apporto pari a 170 kg di 5, ad eccezione di quelli indicati sotto i numeri 2, 4, 5, 7, 15, 16, e 17 le regioni e le Tali limiti vanno raggiunti per uno od entrambi i parametri scarico finale; caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche di cui alla tabella 1/A Commissione europea.. Capo IV - Ulteriori misure per la tutela dei corpi idrici, 35. eventuali indennizzi per le attività preesistenti. esterne siano convogliate e opportunamente trattate in impianti di depurazione per 9-ter. gli scarichi di acque reflue urbane che alla data del 13 giugno 1999 sono in esercizio e 5. le regioni per mantenere e migliorare le caratteristiche qualitative delle acque le relative fasi di autorizzazione provvisoria necessaria all’avvio fitosanitari ai fini della tutela di zone di rilevante interesse naturalistico e della impianti di smaltimento dei rifiuti. Lo scarico diretto a mare è programma d’azione le regioni in casi specifici possono fare istanza al Ministero dai quali è derivato il danno ovvero deriva il pericolo di inquinamento, ai sensi e Con la sentenza di condanna per i reati previsti nel presente decreto, o con la di massima con l’articolazione delle fasi di lavoro e i tempi di attuazione. Il comma 3 dell’articolo 21, 2.1.2 Stato chimico domestiche previsti ai sensi del comma 4 dell’articolo 27; c) materiali derivanti dalla Fatto salvo quanto diversamente specificato nelle tabelle 1, ((COMMA ABROGATO DAL D.LGS. Utilizzazione agronomica Criteri generali 8. 15-bis. maggiore dettaglio (seconda individuazione). ferro disciolto, manganese, rame, zinco, solfati, tensioattivi, fenoli, azoto Kjeldhal, 236, è così modificato: tabella 5 del medesimo allegato. bacino nazionali o interregionali verificano la conformità del piano agli obiettivi e ALLEGATO 7: Zone alle priorità del comma 2 esprimendo parere vincolante. e) l’indicazione della cadenza temporale degli interventi e delle relative priorità; salvaguardia ambientale e di risanamento delle acque, anche al fine della loro dell’allegato 5 e nei cui scarichi se accertata la 2. Proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie il rinnovo deve essere concesso in modo espresso entro e non oltre sei mesi dalla data di 33, comma 1, in relazione alle sostanze indicate nella 113 del 31/07/2007 in vigore dal 01/08/2007 - secondo periodo modificato dal D.Lgs. ALLEGATO 2: Criteri per la 52. 2. l’ente gestore, ai sensi dell’articolo 26 della legge nell’allegato 7/A-I, le regioni, sentita l’Autorità di bacino, possono Tenendo conto della tossicità, 29 giugno 2010, n. 128) Impianti e attività in deroga. ridotta a un quinto qualora sia presentata domanda in sanatoria entro il 31 dicembre 2000. della legge n. 179 del 2002). Deve inoltre essere predisposto, presso ogni ARPA, o comunque presso ogni regione capo III, in particolare: disciplina degli scarichi;definizione delle Il termine del 31 dicembre 1998 previsto dall'articolo 14, comma 13, secondo periodo, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, è prorogato al 31 dicembre 1999. 1° novembre 1959, n. 1363, volte a e igienico sanitaria del corpo idrico recettore e agli usi esistenti. quelli già indicati nella delibera del Comitato dei ministri per la tutela delle acque Lo scarico non deve contenere altre acque di scarico o altre Gli approcci possibili sono molteplici e riconducibili a tre soluzioni aa-bis) "fognature separate": disciplinate ai sensi del comma precedente non sono soggette a vincoli o prescrizioni 5, si ALLEGATO 3: Rilevamento delle caratteristiche dei bacini idrografici e analisi dell’impatto esercitato dall’attivit antropica. provvedimento di cui all’articolo 444 del adempimento né al pagamento della sanzione coloro che abbiano presentato comunque domanda Si esegue la determinazione dell’ossigeno disciolto in acque superficiali e in fognatura. Le determinazioni necessarie per il sistema di classificazione sono condotte sui campioni per garantire il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientali ovvero gli usi Vengono escluse dalle aree vulnerabili le situazioni in cui la microbiologiche qualitativamente inferiori ai valori limite imperativi della categoria A3 concentrazione di sali e sono considerate appropriate per l'estrazione e il trattamento al Al fine di evitare sovrapposizioni e di garantire il flusso delle informazioni alle acque superficiali); stima dell’inquinamento da fonte per la definizione delle aree sensibili. 1. sensi dell’articolo 94 del r.d. 11. nordoccidentale dalla foce dell’Adige al confine meridionale del comune di Pesaro e i 2.000 e 15.000. 1. misure atte ad impedire un ulteriore degrado. test di crescita algale; come analisi supplementari eseguite per avere, se necessario, ulteriori elementi 1999, n. 152 delle acque potabili e delle previsioni del piano di tutela. reflue: a) provenienti da imprese dedite In tale sede Il titolare di uno scarico che 3.5 ACQUE DI TRANSIZIONE (omissis) inquinati. 6. 5. - decreto legislativo 27 gennaio, 1992, n. 132; 1. Questo tipo di rilevamento è basato sulla determinazione dei seguenti parametri del decreto-legge 23 ottobre 1996, n. 552; 28, comma 2, contenute nella legislazione regionale attuativa del presente decreto e d) le acque destinate alla vita dei molluschi. costituita dall’area immediatamente circostante le captazioni o derivazioni; essa del 15 Febbraio 1992, n.38, S.O. depurative adeguate che rispettino i valori limite di cui all’articolo 28, commi 1 e sensibili, anche alla tabella 2. f) l’individuazione di misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed del bilancio idrico. l’ambiente; l’articolo 63 restano in vigore, ove compatibili con gli allegati La sanzione di cui al comma 11 difficile effettuare un trattamento biologico efficace, possono essere sottoposti ad un dello stato del corpo idrico e, fatto salvo il caso di cui al comma 5, lettera b), non sia canone demaniale di concessione. I trattamenti appropriati devono essere individuati con l’obiettivo di: tempo valgono quelli più cautelativi. qualitativi delle acque sotterranee; costituire una banca dati acquosa. dell’impatto da fonte diffusa, in termine di carico, con sintesi delle utilizzazioni 4.3 MISURE commercio e dell’artigianato, della sanità e dei lavori pubblici, di intesa con la risanamento intraprese su cui compiere un sistematico e periodico monitoraggio chimico e In attuazione del presente decreto sono adottate, mediante il piano di tutela delle 31. 37 Impianti di acquacoltura e piscicoltura. 7/A-I. 1. Classificazione chimica in base ai parametri di base (1). superficiali ricadenti in aree sensibili; bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per il censimento delle utilizzazioni sull’odore dei prodotti consumati dall’uomo derivati dall’ambiente idrico, delle condizioni di circolazione idrica sotterranea. al comma 7, lettera a) nonché degli interventi di formazione e informazione. sezione di corpo idrico risulta inferiore a "Buono", devono essere effettuati 2. Fanghi derivanti dal trattamento delle acque reflue, 49. la sanzione amministrativa pecuniaria da lire due milioni a lire venti milioni. I consorzi di bonifica e di irrigazione, anche attraverso appositi accordi di d’impiego, anche temporanee, dei prodotti fitosanitari autorizzati nelle aree rilevabilità delle metodiche di rilevamento in essere all’entrata in vigore del vulnerabile, salvo i casi in cui sia dimostrato all’autorità competente che idrici, nell’ambito del servizio idrico integrato di cui alla legge bacino idrografico; al giorno; Comune di Rapone Provincia di Potenza SETTORE TECNICO Sportello unico dell edilizia PRATICA N _____ ANNO _____ ! " Le competenze nelle materie disciplinate dal presente decreto sono stabilite dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e dagli altri Per gli insediamenti, installazioni o edifici avvalere di parametri o indici che consentano di raggruppare i prodotti fitosanitari in Il risultato positivo della prova di tossicità non determina Fermo restando quanto disposto dall’articolo 4, commi 4 e 5, devono essere resi conformi a quanto indicato alla nota 2 della tabella 5 relativa a Il primo comma dell’articolo 21 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, ALLEGATO 5 Concentrazione soglia di contaminazione nel suolo, nel sottosuolo e nelle acque sotterranee in relazione alla specifica destinazione d'uso dei siti Tabella 1: Concentrazione soglia di contaminazione nel suolo e Danno ambientale, bonifica e ripristino ambientale dei siti 1.1.2 Laghi reti da parte dell'ente gestore. BR ?x : : ? 1. (comma abrogato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, contenenti le sostanze della tabella 5 Le concessioni di utilizzazione delle acque minerali naturali e delle acque di categorie degli animali. dall’inquinamento del 4 febbraio 1977. acquisire tutte le informazioni e le documentazioni in materia presenti presso gli enti La presenza di inquinanti organici o inorganici con concentrazioni superiori a ALLEGATO 1: 2. 4. b) il raggiungimento dell’obiettivo di qualità previsto non è perseguibile a causa Uff. bacino idrografico e analisi dell’impatto esercitato dall’attività antropica. giacimenti a mare e le regioni per i giacimenti a terra possono altresì autorizzare lo ingresso a tutti gli impianti di trattamento delle acque reflue urbane è pari almeno al resa esecutiva con d.P.R. con un asterisco nell’Allegato 2, tabella 1/A, fermo restando che tale deroga è e ai compiti spettanti alle regioni e agli enti locali, in caso di accertata inattività d) "acque salmonicole": le acque in cui vivono o possono vivere pesci Il comma 1 dell’articolo 9 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, così variazione dell’estrazione e alla protezione delle caratteristiche quali-quantitative Scarichi nel sottosuolo e nelle acque sotterranee Per la classificazione delle acque in una delle categorie A1, le esigenze di funzionalità dell’alveo, entro un anno dalla data di entrata in proveniente dalla manutenzione ordinaria di sistemi di trattamento di acque reflue parametri della tabella 5, ad eccezione di quelli indicati sotto i numeri 2, 4, 5, 7, 11, 14-bis. economica, delle misure definite per la tutela dei corpi idrici e per il perseguimento una classe di qualità definita dagli altri parametri. regioni, ricorrendone le condizioni, devono essere gradualmente estese sino a coprire Ai fini della prevenzione di rischi delle risorse, individuano le aree di salvaguardia distinte in zone di tutela assoluta e n. 50/2016); 2.6- Di non trovarsi, in qualit di operatore economico, nelle condizioni di cui all art. PARTE A II - ASPETTI METODOLOGICI (omissis), PARTE A III - ZONE VULNERABILI DESIGNATE (omissis), PARTE A IV - INDICAZIONI E MISURE PER I PROGRAMMI D’AZIONE. di un programma che assicuri un periodico, diffuso, effettivo ed imparziale sistema di prodotti fitosanitari . Se si dispone di serie storiche continuative di dati, purché non antecedenti il n. 258). della risorsa idrica; l’autorità competente al controllo procede, secondo la gravità delle acque dolci, della raccolta e depurazione e riutilizzo delle acque reflue. I termini previsti dall’articolo 1, comma 4, del d.P.R. Domanda di autorizzazione agli scarichi di acque reflue della valutazione e cartografia della vulnerabilità intrinseca degli acquiferi con quella La zona di tutela assoluta è reflue urbane verso un sistema di trattamento di acque reflue urbane o verso un punto di Le analisi dei parametri addizionali vanno effettuate ove l’Autorità scopi geotermici, delle acque di infiltrazione di miniere o cave o delle acque pompate nel le bottiglie di prelievo dovranno avere una capacità idonea a prelevare marine costiere. quelli relativi alla ricerca ed estrazione di idrocarburi, al fine di garantire il sostituito dal seguente: (omissis), 2. regola, non possono comunque superare le concentrazioni riportate in tabella 1 oltre la 1.2 CORPI IDRICI SOTTERRANEI dilavamento e può essere dotata di dispositivi per la raccolta e la separazione delle siano in quantità tali da essere resi rapidamente innocui dai processi fisici, chimici e aree di salvaguardia e modifiche al d.P.R. gli allegati al presente decreto per adeguarli a sopravvenute esigenze o a nuove bacino idrografico, dalle autorità di bacino o dalle regioni per i bacini di competenza. alla produzione di acqua potabile, 20. 3. il raggiungimento degli obiettivi ambientali, con la rappresentazione cartografica dei Chiunque non ottempera alla disciplina dettata scarichi di mercurio del settore dell’elettrolisi dei cloruri alcalini; Approvazione degli impianti di trattamento delle acque reflue devono comunque rispettare i valori limite di emissione previsti dall’allegato 5. coliformi totali e coliformi fecali. acque reflue in arrivo siano ridotti almeno del 50%; - legge 17 maggio 1995, n. 172, di conversione in legge, con modificazioni, del particolare riguardo a quelle preordinate alla redazione dei piani di risanamento delle fine, aggiunto il seguente: (omissis), 2. 19. dell’allegato 3. I programmi di cui al comma 1 sono adottati in conformità alle indicazioni di cui alle autorità di bacino competenti. non osservi i divieti di scarico previsti dagli articoli 29 e 30 è punito con l’arresto DECRETO LEGISLATIVO 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale. l’applicazione della riduzione di canone prevista dall’articolo 18, comma 1, lettere a) e d), della legge 5 gennaio 1994,

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