Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 22 dic 2020 alle 12:21. 7.2K likes. Essendo sconosciuti alla Solarino sia il bandito che la sua prima donna, l'attrice dichiarò a tal proposito che avrebbe letto Il fiore del male in modo da prepararsi meglio al ruolo. Bandito a Milano scritto da Vallanzasca stesso con l'aiuto del giornalista Carlo Bonini. [43], Anche Il Secolo XIX ha marcato in maniera più o meno negativa il film, che giudica «secco, a volte livido come il tempo plumbeo», esaltando comunque l'interpretazione di Rossi Stuart considerata migliore rispetto a Romanzo Criminale. All'apertura dei processi in cui è imputato, i giornalisti sono tutti per lui; tuttavia, le accuse nei suoi confronti sono pesanti e nel processo per la morte dell'appuntato Lucchesi viene condannato all'ergastolo. Le prime due operazioni a rientrare nei piani furono il russo Alien girl e il film di Placido, di cui per quest'ultimo furono venduti i diritti di distribuzione in Francia, Germania e Scandinavia. Antonella D'Agostino, moglie di Vallanzasca, chiarì anche le intenzioni degli autori circa la storia da raccontare, spiegando che non sarebbe stato un «polpettone intriso di sangue», perché il suo compagno in primis non avrebbe voluto, nonostante fosse contento all'idea di un film su di lui pur non potendo partecipare attivamente sul set. Qualche secondo più tardi, si vede Vallanzasca fumare una sigaretta facilmente identificabile come Marlboro Light (per via dell'anello dorato intorno al filtro, assente nelle Marlboro più forti). [63] Alle riprese di Lodi parteciparono circa 200 persone tra cast tecnico, artistico, di questi 40 erano comparse scelte direttamente con un'agenzia di casting lodigiana.[64]. In realtà anche il boss non è in una facile situazione: all'esterno più di una persona vorrebbe prendere il suo posto al comando della malavita milanese. [136] Franco Maccari, segretario nazionale del sindacato, annunciò sit in davanti ai cinema di ogni città nella quale Vallanzasca aveva ucciso tutori dell'ordine. Sia Bonivento che Vallanzasca concordavano sul fatto che Scamarcio somigliasse verosimilmente al criminale, il che lo rendeva perfetto per la parte. Vallanzasca - Gli angeli del male è un film del 2010 diretto da Michele Placido, basato sulla vita del criminale milanese Renato Vallanzasca. Forse il pubblico americano sarà in grado di godersi il film proprio perché meno consapevole della storia che lo ha generato.», Mercoledì 30 marzo, Vallanzasca ha aperto la terza edizione del festival del film poliziesco di Beaune, al quale ha partecipato come titolo fuori concorso. Vallanzasca – Gli Angeli del Male Creato il 18 febbraio 2011 da Frankezze Ci sono dei film che quando ti siedi al cinema spengono le luci parte la musica tu sai già un sacco di cose o forse pensi di saperle sono dei film che quando ti siedi sono cominciati già da un bel pezzo, per così dire. Contemporaneamente Angelo Pasquini e Andrea Purgatori avevano scritto una sceneggiatura, ispirata non più a Il fiore del male ma al libro diario Lettera a Renato di Antonella D'Agostino, ai tempi compagna di Vallanzasca[8]: «Non sarà il film di Vallanzasca, sarà un film su Vallanzasca. Del resto, un film su Vallanzasca non si poteva fare se non qui, e porterà l’immagine della città in tutto il mondo.», Il 30 marzo 2010, la produttrice Elide Melli presentò nuovamente domanda al Ministero per i beni culturali per la concessione di un milione e 200 000 euro da devolvere alla realizzazione del film in fase di completamento[19] In vicinanza della riunione della Commissione Lungometraggi del Ministero fissata per la mattina del 16 settembre, il sottosegretario Francesco Maria Giro spiegò che la richiesta sarebbe stata molto probabilmente bocciata a causa del contenuto del film. [17][18] In quanto allo stile adottato per il film, il regista dichiarò d'aver preso in considerazione quello di un film d'azione, prendendo come spunto quello usato in Romanzo criminale.[19][20]. Dopo essersi informata sulla storia dei personaggi, l'attrice ebbe a dichiarare come trovasse Vallanzasca «un uomo molto bello e magnetico». Anche la regia e il montaggio sono ben curati, sempre in grado di adattarsi ai vari livelli di intensità che lo sviluppo della vicenda presenta. Sicuramente Vallanzasca è un criminale e sta pagando l’ergastolo. [101], L'8 aprile è stato annunciato alla conferenza stampa della 54esima edizione dei David di Donatello che Vallanzasca è in concorso per 8 categorie: miglior attore protagonista (Kim Rossi Stuart), miglior direttore della fotografia (Arnaldo Catinari), miglior costumista (Roberto Chiocchi), miglior scenografo (Tonino Zera), miglior truccatore (Francesco Nardi, Matteo Silvi), miglior acconciatore (Claudia Pallotti, Teresa di Serio), miglior montatore (Consuelo Catucci, David giovani).[44][102][103]. Il 19 è stato presentato a Napoli nella sede della Fondazione Valenzi[89]; dove ai membri del cast sono state regalate dall'azienda locale Vittorio Pappalardo Vip delle poltrone girevoli ricoperte in gessato, formulate su modelli gangsteristici americani e accessoriate di una fondina[90][91]. Gli riposi di sì, ma che il film sarebbe stato un'altra cosa, cioè il mio libro sulla sua vita.». La posizione del Comune, che proprio oggi si dice vicino alle vittime del terrorismo, ci pare contraddittoria e assurda. Alla protesta hanno partecipato anche la famiglia Lucchesi e l'associazione Anpas. ", Negli anni '70, in Francia fu avanzata la proposta di un film sulle gesta di Renato Vallanzasca, con Alain Delon indicato a interpretarlo. È l'inizio di una carriera che, con il supporto di alcuni amici d'infanzia, lo condurrà a divenire "il boss della Comasina". I due decidono quindi di mettere da parte le vecchie ruggini e, dopo essersi chiariti definitivamente, diventano a tutti gli effetti veri e propri amici. Il produttore-regista Bonivento: «Le tv vogliono boicottare il film sul bandito Vallanzasca», Placido and Rossi Stuart reteam on 'Il Fiore del Male', Vallanzasca, il nuovo «Romanzo criminale» di Placido, Kim Rossi Stuart: divento Vallanzasca poi (forse) mi sposo, Renato Vallanzasca il bandito che divide il mondo del cinema. Nel tentativo di trovare una casa cinematografica interessata al film, Bonivento contattò gli studi Rai e Mediaset, i quali, però, risposero negativamente all'offerta. Placido: "In politica c'è di peggio", Cinema, Placido: Il mio 'Vallanzasca' al festival di Venezia tra le polemiche, Placido: Non assolvo Vallanzasca ma in Parlamento c'è chi è peggio di lui, Bif&st 2011: Annullate le proiezioni per il pubblico di 'Vallanzasca Gli angeli del male', "Vallanzasca" e "Red", anteprime a Sorrento, Cinema: A 'Giornate' Sorrento anteprima "Vallanzasca" e "Veliero", "Vallanzasca": parte da Palermo l'avventura nelle sale italiane, Michele Placido presenta il film su Vallanzasca. Dopo diversi anni di stallo e sviluppi tardivi, Bonivento annunciò all'edizione 2005 del Festival Internazionale del Cinema di Salerno che il tanto atteso film sarebbe stato realizzato e le riprese sarebbero iniziate nella primavera del 2006[6] : «Il film ero disposto a produrlo, a dirigerlo. ", Jeanne Dielman, 23, quai du Commerce, 1080 Bruxelles, Oscar: da "Roma" a "La favorita", il resoconto delle nomination, "Collezione Terry Gilliam": tre film del grande regista in Dvd, European Film Award 2018, trionfa "Cold War", "Il pranzo di Babette": la nuova edizione Dvd del film premio Oscar, Torino Film Festival 2018: "Ash is the purest white" e gli altri titoli. L’Italia è un paese in cui il 60% delle persone vive sul malaffare. [15], Come per il progetto di Bonivento, anche Placido si aiutò per la sceneggiatura leggendo Il fiore del male. Secondo Franco Maccari, segretario generale del COISP, il film è un'operazione di «negazionismo storico». Tra coloro che ora collaborano con la giustizia c'è anche Enzo; Vallanzasca vuole vendicarsi in particolar modo nei suoi confronti. Prods, Vallanzasca: Gli angeli del male (2010) - Date di uscita, «Vallanzasca? La feroce rappresaglia fa il giro dei notiziari; Vallanzasca e gli autori della sommossa vengono trasferiti nel carcere di massima sicurezza di Ariano Irpino. Il cinema è arte, e sarebbe sbagliato giudicare l’arte con i parametri dell’etica. Ritenendo Vallanzasca come un «potenziale interesse» per il mercato estero, la Fox nel settembre 2010 si accordò per un partenariato con la Fortissimo Films, incaricata della vendita e della tutela sul mercato delle produzioni estere della Fox. [45] Nell'agosto 2010, secondo quanto riportato, il processo era in fase di completamento; era in corso l'aggiunta delle musiche e di tutti gli altri effetti. Io dico che una fiction di 5 anni fa non la ricordi, un film di 20 anni fa, sì. Certo i morti ci stanno, dobbiamo raccontare una storia.», Risi inviò la sceneggiatura ultimata a Rai Cinema, ma l'allora amministratore delegato Caterina d'Amico rigettò il progetto spiegando come trovasse poco interessante il materiale postole sott'occhio, sia per il fatto che trattava la vita di un rapinatore che per la mancanza di approfondimenti in altre sfere se non quella criminale e, come lei ebbe a dichiarare: «Non trovo interessanti le vite dei malavitosi in quanto tali. Il pomeriggio del 20, il giorno prima del debutto nei cinema italiani, si è tenuta al Cineporto di Bari una proiezione speciale promossa da La Gazzetta dello Sport, con la presenza di Placido, Rossi Stuart e Scianna per rispondere alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. [73] Il primo trailer è stato diffuso in rete il 17 dicembre[74]; seguito poco più di una settimana dopo, il 28, da una seconda versione e dall'apertura del sito web ufficiale del film[75][76]. In seguito Gaetano Blandini, all'epoca Direttore generale per il cinema, spiegò come la mancata concessione del capitale non fu legata alla natura del film, bensì a dei problemi passati riguardanti la società con degli istituti bancari e alla presentazione mai avvenuta della documentazione, da parte dello studio, necessaria all'approvazione dello stanziamento. Appennino Ligure: Vallanzasca dev'essere tradotto in una nuova prigione e parte del viaggio che lo condurrà alla nuova destinazione sarà eseguito in nave. Prima che venisse confermata come casa di distribuzione, i produttori avevano pensato a Medusa e Rai ma nessuno dei due studi si interessò al film respingendone la sceneggiatura inviata alle proprie sedi. Un uomo intelligente, lucido. La ragazza, che ufficialmente è la parrucchiera del boss, in realtà è molto più di un'amica dello stesso; Enzo e Renato ironizzano con lei proprio su questo aspetto. I contenuti speciali consistono in: 40 minuti di commento audio di Michele Placido, scene tagliate ed estese, "An Italian Job" ed il trailer del film. Bonivento pensò ad un nome noto come Sean Penn per interpretare Vallanzasca, citando Claudio Amendola per Francis Turatello e Charlotte Gainsbourg per Giuliana. Renato Vallanzasca diventa “il boss della Comasina”. A seguito di ciò, Kim Rossi Stuart, che fu avvicinato per la parte una prima volta già a fine 2007, sostituì ufficialmente Scamarcio. [17][27][50][51][52], Antonella D'Agostino, moglie di Vallanzasca, è stata incaricata come consulente della produzione e ha partecipato attivamente lungo tutto il corso della lavorazione dando consigli sulla rappresentazioni di particolari sequenze, spiegando d'aver pianto in alcuni momenti. Il mondo della mala è dominato dal potere incontrastato di Francis Turatello, detto “Faccia d’angelo” Mi piace questo approccio, è un attore, sa come fare e poi vuole appiccicarmi addosso Consuelo, ridefinirla su di me, Valeria Solarino rispondendo alla domanda "teme il ruolo?". È lui stesso a raccontarci le sue prime imprese adolescenziali, che gli frutteranno la prima reclusione nel carcere minorile. [88] La sera stessa sul canale televisivo Sky Cinema dalle 20,35 è andato in onda uno spazio speciale dedicato a Michele Placido intitolato Serata Vallanzasca, all'interno del quale è stata mostrata un'anteprima di 10 minuti del film e una lezione registrata del regista allo IULM sul cinema e la sua carriera.[13]. Alla Mostra di Venezia il film è stato grosso modo accolto positivamente dal pubblico, nonostante le costanti polemiche che hanno avvolto la presentazione. In parlamento c'è di peggio». In seguito furono confermati nel cast anche gli attori: Paz Vega, Filippo Timi, Francesco Scianna e in ultimo, Pino Bruno, scritturato intorno Natale 2009, ringraziando il regista per avergli fatto «questo dono di Natale». Anni prima, infatti, assieme ad altri uomini, Enzo si era recato a casa dei genitori di Renato, per sottrarre a questi 100 milioni di lire che pensava nascondessero in casa. Via al film della Milano nera, Le guetteur di Michele Placido: partita la pre-produzione, Placido: «Vallanzasca un criminale ma aveva etica. La sceneggiatura, scritta da Placido insieme a Kim Rossi Stuart e altri collaboratori, è ispirata al libro autobiografico Il fiore del male. [119] Concludendo il fine settimana dell'apertura con 153.383 spettatori paganti per una media di 2,922-3,2 000 € per copia, le entrate sono arrivate a quota 986.324,26€, facendo scendere il titolo al sesto posto, dietro a Vi presento i nostri (1.689.446) e Hereafter (1.162.267)[120][121][122][123]. C’è chi nasce per fare il medico, chi nasce per fare l’avvocato, chi per fare l’elettricista e chi invece per fare il ladro, perché quello è ciò che ha nel sangue ed è l’unica cosa che è in grado di fare. Ma perché Vallanzasca fa così tanto discutere? [...] E chissà quanti giovani spettatori troveranno irresistibilmente 'fico' quel Rossi Stuart che distribuisce violenza e morte ma che sarà redento grazie alla gradevolezza dell'aspetto, alla prestanza del suo fisico, al sogno che si leggerà nello sguardo e nei suoi begli occhi. [17][30][33] L'attore, fu inoltre seguito da Massimo Sabet, un insegnante di teatro di Milano, per imparare l'accento milanese necessario per la parte[34][35]; e lavorò essenzialmente sulla complessità del personaggio, vista l'intenzione di rappresentarne la parte oscura e contemporaneamente capirne il lato umano[19][36], e per prepararsi alla parte lesse diversi articoli e libri sul criminale, visitando Vallanzasca sia in carcere che all'esterno per quasi due mesi[37][38]: «Il primo impatto è stato sorprendente. Decide allora di uscire immediatamente dall'esattoria e fuggire, ma fa in tempo ad assistere alla morte di Fausto, uno degli amici più cari all'interno della banda. Bonivento parlò con lo stesso Vallanzasca per informarlo delle sue intenzioni, il quale gli disse che non avrebbe dovuto essere indulgente nei suoi confronti. Nell'arco delle ultime quattro settimane di lavorazione fu ricostruito in un set la sede di Radio Popolare e girata la celebre chiamata che il latitante fece alla radio. Vallanzasca certo è un punto di riferimento perché raccontiamo la sua storia. Una volta uscito, dai piccoli furti nel quartiere passerà in rapida escalation alle rapine, ai sequestri di persona, agli omicidi. È il 15 febbraio, e tutti i telegiornali italiani danno la notizia della cattura del criminale più famoso degli anni settanta. Nella recensione a cura di Boyd van Hoeij per Variety viene criticata in maniera più o meno positiva la rappresentazione a livello di finzione di Vallanzasca, mostrato come uno con «più palle che cervello», sebbene non convincano i motivi che lo abbiano spinto a intraprendere la carriera da rapinatore, facendo leva su una passione innata e in una «personalità narcisista e spietata» già formata in adolescenza. Poi, proprio quando stavo abbandonando il progetto, ho raggiunto l’accordo con una delle tre case di distribuzione più importanti del nostro paese.». Secondo la critica di Mastrantonio, il film che non voleva giustificare ne assolvere Vallanzasca, si rivela alla fine dei conti un omaggio alla sua persona, anche grazie alle sfumature ironiche e sensuali dategli che finiscono per simpatizzarlo al pubblico. Con parte del precedente cast tecnico e artistico fuori dal progetto, Placido si interessò personalmente alla scelta degli attori. Il "bel René" è di nuovo libero. Come se non bastasse, Enzo, nuovamente in preda agli effetti della droga, tenta di rubare la macchina ad un passante, uccidendolo a colpi di mitra. Il film è stato realizzato con una spesa di produzione oscillante fra i 6-8 ml €[18][20][41] e i 12 ml €[42], frutto di una coproduzione europea: le compagnie francesi Babe Film (sovvenzionatore del 10% delle spese totali) e Canal+, l'italiana Cosmo Production e la romena Mandragola Movies, ed internazionale: la neonata Fox International Productions (20th Century Fox), della quale Vallanzasca è il primo titolo realizzato, in associazione con 21st Century Fox (20th Century Fox Italia)[1][17][18][20][38][43][44][45]. [35] La mattina di lunedì 6 settembre è stato mostrato in Sala Perla alla stampa internazionale, dove non ha suscitato particolari reazioni, e la sera è stato proiettato in Sala Grande al pubblico, seguito da cinque minuti di applausi. [48], In seguito, all'avvicinarsi dell'imminente termine della produzione, la Piantadosi porse nuovamente reclamo inviando una missiva scritta di proprio pugno a Massimiliano Finazzer Flory, assessore alla Cultura per Milano, il 12 marzo. Tuttavia, la notte stessa, i Carabinieri vengono informati della sua presenza nella capitale e lo arrestano dopo averlo trovato in una villa. Ma lui era così, piaceva alle donne, aveva carisma. Nota finale, ma non meno importante, va riservata al cast, veramente straordinario in tutti i suoi elementi, con un Kim Rossi Stuart immenso e che ancora una volta fa sfoggio del suo talento come interprete. Le critiche straniere sono molto diverse”, Engel des Bösen - Die Geschichte eines Staatsfeindes, "L'Ange du mal" : portrait de gangster, à l'italienne, "L'ange du mal" - L'après-"Romanzo Criminale" - Le Point, Il cruento «Vallanzasca» che rompe tutti gli schemi, Il pubblico vota Cetto: dopo 3 giorni è primo al botteghino, Antonio Albanese batte Checco Zalone: oltre 5 milioni di euro per Qualunquemente, Risultati Settimanali (Dal 17/1/2011 al 23/1/2011), Angel of Evil (2010) - Box office / business, “Vallanzasca – Gli angeli del male” dal 4 maggio in DVD e Blu-ray, Bonini: "Vallanzasca? Ha protratto i suoi scontri con le istituzioni carcerarie fino al 1995 quando, dopo l'ennesimo tentativo di fuga fallito, promette di aver deposto “l'ascia di guerra”. Devi essere loggato per visionare o scaricare il film. A processo di scrittura definitivamente chiuso, Pasquini e Purgatori hanno disconosciuto la sceneggiatura, ritirando la firma del proprio operato e dicendosi contrariati dal risultato qualitativo: «è venuto fuori un altro film»[23][24]. Le forze dell'ordine, in seguito a questi eventi, tutti ricollegati alla banda di Vallanzasca, alzano sempre più l'attenzione nei confronti di Renato e i suoi uomini. [96][97][98] Kim Rossi Stuart, ospite speciale, parlando a proposito dell'accoglienza ricevuta, rispetto a quanto avvenuto in Italia, ha dichiarato[99]: «Da un giornalista poi mi sono sentito dire che non avrebbe potuto parlare bene del film perché il Vallanzasca che io interpreto è troppo piacione. La banda di Renato è in grave difficoltà, soprattutto a causa dei pentiti che, con le loro dichiarazioni, complicano le posizioni degli imputati. [62], Dopo diversi accordi preliminari, il 4 gennaio fu confermato, al termine di un incontro svoltosi a Palazzo Broletto tra i produttori e l'amministrazione comunale di Lodi, che la giornata del 29 dello stesso mese la città sarebbe stata usata come location per girare due scene d'azione. Devi essere loggato per visionare o scaricare il film. Già da ragazzino avrebbe potuto fare altre scelte, ma per sua volontà, assieme agli amici di sempre, Enzo, Antonella, Fausto e Giorgio (che entrerà in seminario), si diletta in piccoli furti e in attività criminali di vario tipo. Già questo per noi è inaccettabile, ma se non altro si neghi il patrocinio del Comune. L'ultima scena girata in città in via Derna, zona Via Padova riguardava una rapina a un supermercato ElleEsse. Probabilmente Placido si è fin troppo lasciato coinvolgere dal fascino che un personaggio del genere può avere, perdendo di conseguenza il distacco necessario (ammesso che lui l’abbia mai cercato) per rimanere super partes. Ne ho parlato un mese e mezzo fa con l'assessore alla Cultura, Massimiliano Finazzer Flory, ma non abbiamo ancora ricevuto risposte. [24][83][108], Il giornale Il Messaggero ha criticato in modo negativo l'opera sottolineando come vaghi o nulli siano i riferimenti al contesto sociale e politico dell'Italia di quegli anni, preferendo all'approfondimento di essi la spettacolarizzazione del personaggio centrale e delle gesta della sua banda e quindi lasciando da parte elementi storici importanti in favore della mitizzazione di Vallanzasca incontro alla realtà dei fatti. Stiamo parlando di un criminale che ha subito un processo lunghissimo, ma da un punto di vista umano c'è un cammino che è anche una sua via crucis.», La versione definitiva della sceneggiatura è arrivata dopo quattro revisioni, visto che Placido voleva narrare lo «spaccato sull'Italia di quegli anni» dal momento che non gli interessava raccontare «una cronachetta» ma, «la storia di un ragazzo di una famiglia perbene, bello, intelligentissimo, che poteva affrontare la vita nel modo più normale e non si capisce perché ha scelto il crimine». La direttrice del casting per Milano fu Valentina Materiale.[31][32]. Le migliori offerte per Vallanzasca. No, anzi, non vedo l'ora di cominciare a girare e di lavorare con Kim. Ha torto Placido: non sarà certo per la bellezza del protagonista (“Certa stampa non ama gli attori belli”, aveva detto) se la critica storcerà il naso di fronte al suo Vallanzasca – Gli angeli del male.I difetti del film sono altri, la maggior parte dei quali attanagliano da sempre il cinema dell’attore e regista pugliese. [77], Il 10 luglio 2010 il film è stato presentato in anteprima nazionale alla XXVII edizione del Festival Cinematografico “Un Mare di Cinema” tenutasi al teatro greco di Lipari. Renato dev'essere operato, così Sergio e gli altri membri della banda lo fanno trasferire in gran segreto a Roma, dove un chirurgo di fiducia lo curerà. Tra i maggiori detrattori dell'opera, il giornalista Pierluigi Battista [112] Secondo il sito web Mentelocale.it, tra i pregi da evidenziare v'è la recitazione di Rossi Stuart «su cui l'intero film si regge, è bravo come sempre, e anima la sceneggiatura appoggiandosi a un'interpretazione ombrosa e iperdinamica che funziona a meraviglia», mentre i difetti sarebbero per lo più di natura tecnica - come il montaggio a volte frenetico, la fotografia troppo patinata, ma anche a livello narrativo come le rapine «mostrate in modo sbrigativo e poco chiaro», l'infanzia risolta con poche inquadrature e il rapporto coi genitori che appare «sfocato e incomprensibile». E quella prima ragazzata, che gli apre le porte del carcere minorile, segnerà la sua strada per sempre. [151][152] Dalle 20, invece, è stato organizzato un presidio dinanzì al cinema "Imperiale" di Montecatini Terme, città scelta in quanto luogo dell'uccisione dell'agente Bruno Lucchesi da Vallanzasca nel 1976, «con la distribuzione di volantini per invitare la cittadinanza a non vedere la pellicola». Paz Vega interpreta Antonella, il grande amore di Renato Vallanzasca, ed è doppiata dall'attrice Giorgia Sinicorni. Interessato a trasporre sul grande schermo la vita del criminale già trent'anni addietro[4], nel 2003 (poco tempo prima di morire) Fernando di Leo iniziò a lavorare insieme Bonivento al film[7]. Gli ultimi colpi garantiscono una stabile ricchezza per molti membri del gruppo, che pensano seriamente di smettere con la criminalità per cominciare una nuova vita lontano dall'Italia. 06 Settembre 2010 - Conferenza "Vallanzasca - Gli angeli del male" Intervista al regista e al cast. Dopo che il deputato leghista Davide Cavallotto propose di boicottare il film, accusato di «elevare a eroe lo spietato assassino Renato Vallanzasca»[144], il Coisp, un sindacato di polizia, ingaggiò nei giorni immediatamente precedenti il suo debutto nei cinema italiani una serie di proteste, prese di posizione e operazioni di volantinaggio nelle città teatro di anteprime e presentazioni. Milano, quartiere Giambellino: Renato è un giovane ma già ricco criminale che, assieme agli amici, passa le serate nei locali della città tra lusso e donne. È normale fare tutte le modifiche necessarie per cucire al meglio una storia. I tre entrano nella banda di Vallanzasca, assieme ai componenti storici della stessa, accrescendo la qualità della batteria, che nei mesi successivi si renderà protagonista di numerose rapine e furti, venendo conosciuta in tutta Italia come la banda della Comasina. Vallanzasca - Gli angeli del male è un film del 2010 diretto da Michele Placido, basato sulla vita del criminale milanese Renato Vallanzasca. Eppure... A Vallanzasca era piaciuta molto la nostra storia. [86][87], Il 18 gennaio 2011 si è tenuta a Palermo, presso il cinema Rouge et Noir una proiezione speciale per gli abbonati al giornale La Repubblica, con la partecipazione di Michele Placido, Kim Rossi Stuart, Filippo Timi e Francesco Scianna. Dopo essere stato trasferito dal carcere di San Vittore di Milano a quello di Bari, Renato riceve la visita di Consuelo, scoprendo che la compagna aspetta un figlio da lui. Il primo filmato estratto dal film, consistente in una breve scena di sparatoria, è stato pubblicato in occorrenza della presentazione del film alla Mostra di Venezia nel settembre 2010. In novembre, i produttori avevano iscritto il film a figurare tra le presenze dell'edizione 2011 (22-29 gennaio) del Bari International Film & Tv Festival, ma in seguito al posticipo dell'uscita cinematografica al 21 dello stesso mese dell'evento, la 20th Century Fox annunciò il giorno prima del debutto nelle sale l'annullamento della proiezione prevista al pubblico, pur mantenendo il titolo in concorso, optando invece per una riservata ai membri della giuria. I problemi per Renato non sembrano finiti, anche perché nello stesso carcere è detenuto Francis Turatello, che, sostanzialmente, controllando la prigione, gode di numerosi privilegi e perciò può rendergli la vita difficile. L'idea di girare a Lodi alcune sequenze era stata avanzata da Gerardo Placido, fratello del regista e collaboratore alla scrittura del film, che in seguito riuscì ad avviarne i colloqui effettivi. Una bisarca si occupò del trasporto delle autovetture fino a Milano. Quando incontrai Vallanzasca, mi chiese se avessi letto il suo libro. Con Kim Rossi Stuart, Federica Vincenti, Giorgio Careccia, Rocco Capraro, Teresa Acerbis. Gli spunti più interessanti li abbiamo trovati tra le foto e gli articoli pubblicati su Gente, l'Europeo, L'illustrazione Italiana, Amica e Annabella. Il film fu comunque annunciato solo diversi mesi dopo, in luglio, durante l'anteprima di L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri, da Osvaldo de Sanctis, amministratore delegato della Cosmo Production. Renato Vallanzasca, 35 anni, è detenuto in isolamento nel carcere di Ariano Irpino. Eh sì, perché Renato Vallanzasca, dalla cui autobiografia Il fiore del male è tratta la sceneggiatura del film, dichiara di non essere il prodotto di un ambiente familiare povero e degradato, bensì di aver scelto di fare il ladro, di essere nato per questo tipo di vita. Anzi il messaggio sarà profondamente critico e doloroso.». [83][149] In tutta risposta, il deputato leghista Davide Cavallotto, dopo aver letto l'aperto reclamo dell'associazione sostenuto dai parenti delle vittime, ha dichiarato che avrebbe presentato un'interrogazione parlamentare a Sandro Bondi e una proposta di legge per far incassare allo Stato parte dei proventi di opere del genere finanziate col contributo dei Ministeri[142] riscontrando il parere positivo del politico Roberto Maroni[140]. Consigli per la visione V.M. A un certo punto, prima dell'ultima cattura di Vallanzasca, appare una veduta di Milano dall'alto in cui svetta la Nuova sede della Regione Lombardia, costruita nel 2010. In 58 anni di vita ne ha fatti 38 di carcere. La canzone cantata dal protagonista nella scena che lo vede disteso e martoriato su una branda, durante la permanenza presso il carcere di Bari, è un brano tradizionale milanese e si intitola El ridicul matrimoni, interpretato nella versione riarrangiata da Nanni Svampa e Ul Mik Longobardeath. E quella prima ragazzata, che gli apre le porte del carcere minorile, segnerà la sua strada per sempre. Drammatico, Italia, 2010. Ma ha deciso di fare di testa sua. Sotto una luce negativa invece la regia di Placido troppo frenetica, poco approfondita e con scene di inseguimento e azione potenzialmente spettacolari e invece, in alcuni casi, mal coreografate.

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