Tour de France 1985: Hinault V batte LeMond e Roche, Webmasters, guadagnate soldi visualizzando dei banner contestuali. Malgrado la sua statura è però negato nel gioco aereo e qui l’apporto di Viani è stato determinante. L’anno successivo giocò 33 partite segnando 6 reti; quindi, dopo due buone stagioni in maglia blucerchiata, si trasferì per due anni alla Roma, indossando la maglia numero 11 e segnando 13 reti. Giocava come ala. Il suo nome è legato a doppio filo con quello del Bologna, squadra nella quale approdò nel 1954-1955 a 17 anni. Quella rovesciata è stata pubblicata in oltre 200 milioni di copie con didascalie in greco e cirillico, arabo e giapponese, ed è puntualmente riproposta ogni anno sugli album Calciatori delle figurine Panini. Reduce da un periodo di ottima forma, ritorna in nazionale dopo quattro anni, il 21 febbraio 1990 per un’amichevole, e viene convocato per il campionato del mondo 1990 organizzato dall’Italia, dove disputa 3 partite. Nel club di Almagro visse il periodo più florido della sua carriera in Argentina, segnando 40 gol in 202 partite di campionato nel corso di nove stagioni. Ottimo senso della posizione, tra i migliori colpitori di testa della rassegna mondiale, Diego è una sicurezza dall’alto delle sue 91 presenze in Nazionale. Barison è morto in un drammatico incidente stradale avvenuto la mattina di martedì 17 aprile 1979 sull’Autofiori, nei pressi di Andora. Inoltre, con 184 reti, è al 12º posto nella classifica dei marcatori della Serie A. Nel 1994 ha stabilito il record di gol in giornate consecutive nel campionato italiano (11), in precedenza appartenente ad Ezio Pascutti.Nel luglio 2015 viene inserito nella hall of fame della Roma, Gabriel Batistuta detto “Re Leone” o “Batigol”. In più, segno 170 gol con la maglia bianconera. William John Charles(Swansea, 27 dicembre 1931 – Wakefield, 21 febbraio 2004) è stato un allenatore di calcio e calciatore gallese, di ruolo attaccante. In questo senso apparivano esaltanti le respinte eseguite in anticipo sull’attacco avversario, a volte veri e propri capolavori di elevazione e acrobazia. Nel periodo bolognese Janich collezionò anche 6 presenze in Nazionale. ZAPPA 6. Diventò Campione del Mondo nel 1938 in Francia e chiuse in seguito, nel 1942, la carriera in Nazionale con 26 presenze e un gol. La prima di esse, il 4 dicembre 1957, fu una sfida in teoria valida per le qualificazioni al Mondiale 1958 ma successivamente venne declassata ad amichevole per colpa del maltempo che impedì all’arbitro di arrivare in tempo allo stadio e che si concluse sul 2-2, mentre nella seconda, disputata il 15 gennaio 1958 e questa volta valida per le qualificazioni al Mondiale, Ferrario è coinvolto nella sconfitta che estromette per la prima volta gli azzurri dalla fase finale del Mondiale. Con il Bologna si distinse anche a livello internazionale, nella Coppa Mitropa, dove i suoi duelli contro Matthias Sindelar e György Sárosi fecero epoca. Riesce a farne un centravanti che sfrutta al meglio le sue caratteristiche, tanto da essere soprannominato testina d’oro e l’8 dicembre 1949 arriva l’esordio in Serie A. Il 18 dicembre (Palermo Lazio 2-1) realizza i suoi primi goal in Serie A. Chiude la sua prima stagione in massima serie con 8 goal. Nel 1969 diventerà anche commissario tecnico della nazionale danese. Nella sua lunga carriera di difensore non fu mai espulso. Singolare il fatto che quando giocava in Uruguay non aveva mai segnato di testa, in quanto non aveva compagni di squadra che facessero dei cross. Esordì diciottenne in Serie A e a partire dal 1958-1959 formò una coppia d’ali con Marino Perani. Migliori 5 attaccanti colpitori di testa. Si ritirò dal calcio professionistico nel 1938, a trentasette anni, dopo un grave infortunio.In seguito, tra il 1938 e il 1947 giocò come amatore in alcuni club francesi, spagnoli, svizzeri, tedeschi, austriaci e jugoslavi. Avete dimenticato forse il più grande di tutti..Horst Hrubesh. Uno stacco imperioso, un volo in cielo, una respinta in uno stile unico. Si tratta, intendo il colpo di testa, di un fondamentale nel quale oggi si eccelle meno che in passato. Si guadagnò il soprannome di Gigante Buono e di King John sia per la sua statura, sia perché non venne mai ammonito o espulso. Ha vinto l’edizione 2006 del Pallone d’oro (quinto italiano vincitore del premio, dopo l’oriundo Omar Sívori, Gianni Rivera, Paolo Rossi e Roberto Baggio), riconoscimento istituito dalla rivista francese France Football e attribuito al miglior calciatore militante in una squadra iscritta all’UEFA, in seguito ai voti di una giuria composta da giornalisti specializzati. Nonostante le sue indubbie qualità sportive, Pascutti è ricordato anche per un episodio avvenuto in un incontro della nazionale contro l’URSS il 13 ottobre 1963: reagì al duro trattamento riservatogli dal terzino Dubinsky guadagnandosi un’espulsione al 23′; la Nazionale fu sconfitta ed eliminata dagli Europei. Un’altra indiscrezione afferma che Monti fu ancora una volta minacciato di morte: si dice infatti che avesse ricevuto da Mussolini una lettera che diceva: “[…] siete gli artefici del vostro destino. Fu poi in Serie B nelle file della Ternana nel 1970-1971 segnando 10 gol in 31 partite, per passare al Bellaria del suo vecchio compagno di squadra Gastone Bean l’anno successivo, dove realizza 17 reti in 31 incontri, e chiudere la carriera agonistica, dopo una breve esperienza oltreoceano, militando nella NASL con la formazione canadese dei Toronto Metros, nel Levante Genova, in Serie D. Un dato di cronaca. Ebbe in generale un rapporto difficile con la Nazionale, non riuscendo mai a imporsi stabilmente come nelle squadre di club. Durante il servizio militare svolto ad Arezzo, viene notato dall’allenatore ungherese Árpád Hajós della squadra locale, che lo convince a giocare per la squadra toscana, allora in serie C. Due anni dopo esordisce in Serie A nella Lucchese, il 9 ottobre 1949, nell’incontro Lucchese-Palermo 2-1. La Roma vince il campionato di serie B del 1951-1952 e Galli è il miglior realizzatore giallorosso con 13 reti. La stagione successiva, mentre Viani ritorna in A accettando la panchina del Bologna che si è salvato soltanto per un punto, Galli decide di risalire nella massima serie restando a Roma. Era un attaccante di sfondamento, a tratti egoista in campo. Nelle due stagioni trascorse al Legnano ha segnato 25 reti in 38 partite. Con il Bologna in cinque campionati ha segnato 80 reti in 133 partite, mentre con il Milan in quattro stagioni ha segnato 55 reti in 157 partite. Serena, Trezeguet e Crespo sotto Ibrahimovic? In particolare, Jordan, che è uno tra i migliori colpitori di testa della storia, le prende tutte. Passò nel 1962 al Bologna, dove diventò titolare inamovibile e raggiunse il traguardo più alto della sua carriera con lo storico scudetto del 1964, vinto allo spareggio contro l’Inter di Herrera. È stato inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori giocatori viventi redatta dalla FIFA in occasione del centenario della federazione; occupa inoltre la 23ª posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata da World Soccer. Nel corso della lunga storia del campionato italiano abbiamo avuto veri specialisti, sia dal punto di vista dell’attacco, cioè dei giocatori capaci di tramutare in goal i precisi traversoni scagliati in area di rigore (o più frequentemente i cross provenienti da calcio d’angolo, situazione nella quale sono riusciti a segnare addirittura dei portieri capaci di proiettarsi temerariamente all’avventura nell’area avversaria), sia dal punto di vista della difesa. Cresciuto nell’Atalanta, con cui aveva esordito inSerie A il 16 settembre 1956 nell’incontro vinto dai bergamaschi sul Napoli per 2-0, fu acquistato dalla Lazio nel 1958, quando conquistò subito la prima Coppa Italia del dopoguerra. Collezionò con la Vecchia Signora 263 presenze realizzando 22 gol, 19 dei quali in Serie A. Vestì la divisa bianconera per undici stagioni, emergendo tra i maggiori protagonisti della plurivittoriosa squadra degli anni ’70 che vinse cinque scudetti, la Coppa Italia 1978-79 e, soprattutto, la Coppa Uefa 1976-1977, il primo importante trofeo internazionale del club piemontese. Dopo le giovanili nello Spirano e un provino al Milan dove fu scartato,esordì nella Romanese, squadra bergamasca di Serie D, ma crebbe calcisticamente nel Como con cui disputò cinque campionati ottenendo una doppia promozione dalla Serie C1 alla Serie A. Esordì nella massima serie nella stagione 1980-1981, nella sconfitta interna contro la Roma (0-1), e contribuì alla salvezza della formazione lariana. Gigi Riva “Rombo di Tuono” con la maglia azzurra. Nella stagione seguente, con Nils Liedholm in panchina, giocò con più regolarità (25 presenze e 1 gol), ma la consacrazione definitiva avvenne nell’annata 1978-1979 dove disputò 27 partite contribuendo, come uno dei punti di forza della difesa rossonera, allo scudetto della stella. Il blog è dedicato a a due personaggi indimenticabili e insostituibili nella vita dei due autori: “Peo “Astengo e Nanni De Marco. Fulvio Collovati (Teor, 9 maggio 1957) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore, campione del mondo nel 1982, ora commentatore televisivo. Nell’estate 1981 venne nominato nuovo capitano milanista, in sostituzione di Aldo Maldera; tuttavia al termine dell’annata 1981-1982 il Milan retrocedette nuovamente in serie cadetta, questa volta sul campo, subendo una dura contestazione che non risparmiò Collovati, il quale tra le altre cose venne colpito da un sasso lanciato dagli spalti da un tifoso rossonero durante una partita a Como. Sezione nella quale si può discutere su tutto ciò che riguarda lo sport ed il fitness. Dopo la fine del recupero, durato due settimane, divenne titolare sino alla fine del campionato, nel quale giocò 29 partite segnando due gol.Monti non volle aumenti del contratto nonostante le proposte della dirigenza, affermando che «Il contratto è quello e voglio rispettarlo». È stato vice-campione mondiale nel 1970 con la nazionale italiana, protagonista con Rivera e Riva dello storico 4-3 contro la Germania in semifinale. Di chi stiamo parlando se non di Oliver Bierhoff, uno dei calciatori tedeschi che meglio hanno saputo fare nel campionato italiano, anche una volta che è passato alla corte rossonera.. Con la maglia bianconera Bierhoff è stato in grado di segnare la bellezza di 57 reti in 86 gare. Colpitori di testa, eroi della 16 metri avversaria e punte di riferimento delle rispettive formazioni. Un’ovazione accompagna la prodezza di Parola». La Fiat 130 coupè su cui viaggiava con Gigi Radice diretto a Torino prese fuoco dopo essersi scontrata con un autoarticolato che aveva sfondato il guardrail finendo sulla carreggiata opposta. Tutto merito della sua elevazione che gli permetteva di competere con difensori di … L’incontro alla Sardegna Arena è appena terminato: queste le valutazioni della nostra redazione sulla prestazione dei giocatori del Cagliari CRAGNO 6,5. Con la propria squadra, conquistò anche il celebre scudetto del 1964, guadagnato nello spareggio con l’Inter, e una Coppa Mitropa. In diciassette stagioni da professionista collezionò 386 presenze in Serie A[2] e 30 in Serie B. Vestì la divisa dell’Italia per 11 volte, debuttando il 25 febbraio 1973 a Istanbulcontro la Turchia, in una gara valevole per le qualificazioni al campionato del mondo 1974, e partecipando l’anno dopo alla suddetta rassegna iridata in Germania Ovest, scendendo in campo da titolare in tutti e tre gli incontri della fugace avventura italiana. Nel corso della sua carriera ha conquistato due campionati di Serie A (1982-1983 e 1990-1991), quattro Coppe Italia (1984-1985, 1987-1988, 1988-1989 e 1993-1994), due Supercoppe italiane (1991 e 1995), una Coppa delle Coppe (1989-1990) e una Champions League (1995-1996), oltre ad un campionato di Serie C1 (1978-1979) e uno di Serie B (1979-1980). Tre giorni dopo esordisce in maglia bianconera nella sfida casalinga contro il Bari. Dalla Roma tornò alla Sampdoria, nel frattempo salita in Serie A: confermandosi fin dal primo anno come uno dei difensori più affidabili in circolazione (una giuria di esperti lo elesse miglior centrale della stagione 1983-1984), restò per dodici stagioni consecutive nella formazione più vincente della storia blucerchiata: a Genova vinse quattro Coppe Italia, una Coppa delle Coppe, uno scudetto e una Supercoppa italiana, mentre gli sfuggì la Coppa dei Campioni, persa in finale a Wembley contro gli spagnoli del Barcellona. “King John” esordì nella nazionale gallese poco dopo aver compiuto i diciotto anni, e contribuì all’unica apparizione della squadra in un Mondiale, quello del ‘58: in tale occasione, il Galles approdò ai quarti di finale (gara che Charles non giocò), venendo sconfitto per 1-0 dal Brasile – poi vincitore del Mondiale – con un gol dell’emergente Pelé. i dieci migliori colpitori di testa della storia, Inter-Juve: 2-0. Si è parlato anche di lui nell’incontro avvenuto con Giovanni Branchini a Casa Milan. Ritenuto uno dei massimi esponenti della disciplina a livello mondiale durante il periodo interbellico, era soprannominato doble ancho, cioè “armadio a due ante” per via della sua robustezza e forza fisica. A fine stagione, lasciato libero dal club piemontese, si accordò inizialmente col neopromosso Perugia. « […] Parte un lancio di Magli verso Pandolfini. Era il Bologna di Fuffo Bernardini con Negri in porta, Janich, Tumburus e Furlanis pilastri difensivi, Fogli e Bulgarelli perni del centrocampo, Haller e Nielsen gioielli dell’attacco.Tra i tanti meriti sportivi, Pascutti ha detenuto per moltissimo tempo il record di reti consecutive in campionato (10), infranto nel 1994 da Gabriel Batistuta. In seguito, divenne allenatore dell’Hereford e del Merthyr Tydfil, e direttore tecnico della squadra canadese, Hamilton Steelers. L’anno dopo passa alla Juventus dove vi trascorre cinque anni, nei quali vince il suo primo scudetto. Il colpo di testa ha sempre rappresentato uno dei momenti più spettacolari nella dinamica del gioco del calcio. Sono benvenuti suggerimenti. Certo, lo status è diverso rispetto a quello di Manduzkic, ma stiamo parlando di uno dei migliori colpitori di testa nel nostro campionato, che ha anche esordito in Nazionale. L’unica sua rete in nazionale è datata 21 maggio 1922, nella partita amichevole tra Italia e Belgio giocata a Milano: al minuto 71 Burlando rinviò palla da metà campo colpendo di piena fronte verso la porta avversaria, senza che difensori e portiere avversario intervenissero, segnando così l’ultima rete dell’incontro, terminato per 4-2 a favore degli italiani, un goal che rimane nella storia come quello segnato di testa dalla più lunga distanza.Le presenze in Nazionale furono 19, a cui si aggiungono altre 7 nella rappresentativa B. Rino Ferrario(Albiate, 7 dicembre 1926 – Torino, 19 settembre 2012) è stato un calciatore italiano, di ruolo centromediano. Chiarisco che la classifica che segue riguarda i giocatori che di testa hanno segnato e segnano, perché se dovessi considerare anche i difensori, che spazzano l'area, oppure i centrocampisti che dominano in mezzo al campo, diverrebbe impossibile formare una graduatoria. Vierchowod diventò uno dei leader e bandieradella formazione blucerchiata, rifiutando più volte il trasferimento ad altre squadre. La sua notorietà è dovuta soprattutto a un caratteristico gesto tecnico, la rovesciata, che il giocatore fu il primo a utilizzare con frequenza nel calcio italiano. Dopo aver visto le posizioni dalla numero 10 alla numero 6 è il momento di scoprire quali sono i primissimi marcatori verdeoro nella massima competizione europea per club. La carriera italiana non era cominciata però bene: dopo aver debuttato con una rete nella gara contro la Pro Patria, a causa della sua mancanza di forma che lo portava a essere in sovrappeso di 15 chili decise autonomamente di restare fuori squadra per mettersi a dieta con esercizi fisici. Termina la carriera facendo due anni nel Torino, il primo vincendo la Serie B. Le sue qualità non passarono inosservate, e venne convocato nella “Celeste” per il Campeonato Sudamericano de Football 1935. ( Chiudi sessione /  LA STELLA Dopo aver iniziato con i migliori lanciatori, stavolta è il turno dei migliori colpitori di testa.Vale la solita regola: abbiamo provato a essere il più oggettivi e universali possibili, ma il gusto soggettivo in questo tipo di liste è ineliminabile. E ha tanta fisicità“. Soprannominato il Leone di Belfast per essersi difeso fieramente aBelfast durante un’invasione di campo dei tifosi avversari inferociti, ma detto affettuosamente anche “Mobilia” per la sua stazza. 41 messaggi Precedente; 1; 2; 3; Prossimo; Undertaker Main Eventer Messaggi: 886 Iscritto il: 18/09/2012, 20:26. ... una vera tragedia per i colpitori di testa del tempo. Morfeo riceve da Ba sulla destra, usa la sua sovrapposizione per liberarsi dall’avversario e crearsi lo spazio per la giocata, e poi crossa a rientrare mettendo la palla sulla testa di … Se Omar Sivori era la fantasia al potere, il gigante, John Charles, era un galantuomo da 190 centimetri, uno dei migliori colpitori di testa della storia del calcio. Vidal, Barella. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Twitter. Ha inoltre partecipato a due campionati del mondo: nel 1962 e nel 1966. Oliver Bierhoff ha giocato poco nel Milan, solo tre stagioni, ma sarà per sempre ricordato dai tifosi rossoneri per il suo impatto devastante nello Scudetto ottenuto da Alberto Zaccheroni nel suo primo anno. La spinta degli esterni dell’Udinese lo mette inizialmente in apprensione, ma tiene bene il […] Luigi Burlando (Genova, 23 gennaio 1899 – Genova, 12 dicembre 1967) è stato un allenatore di calcio, calciatore e pallanuotista italiano. Nella speciale classifica dei rossoblù di tutti i tempi, Janich si piazza all’ottava posizione per numero di presenze, avendone totalizzato 376 con la maglia dei felsinei. Per le successive tre stagioni giocò a Napoli, dov’era approdato nel 1967 (55 gare e 6 reti). È invece in campo in due sfide a Belfast contro l’Irlanda del Nord. Nove, infatti, le reti con la Nazionale e 36 in totale nelle squadre di club in cui ha militato. Con la maglia rossoblù del Bologna vinse altri due scudetti (1938-1939 e 1940-1941) portando a 4 il suo palmarès personale. in foto: i migliori colpitori di testa della Premier League secondo Sofascore.com Sané su tutti, 196 cm di potenza. John Charles con la maglia del Galles nel 1954, al Ninian Park, prima di una sfida contro la Scozia. La fallimentare stagione segnò la fine dell’esperienza in rossonero del difensore. Esordisce nella Pro Lissone. Paolo Barison (Vittorio Veneto, 23 giugno 1936 – Andora, 17 aprile 1979) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano di ruolo ala sinistra. Fu il più grande terzino fluidificante della nostra storia e uno dei migliori di sempre. Nella prossima edizione sarà ancora più forte con i colpi di testa, con la forza e con i contrasti, già oltre l'80, un potenziamento doveroso che lo renderà fondamentale in aria e in terra. Silvio Piola (Robbio, 29 settembre 1913 – Gattinara, 4 ottobre 1996) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo attaccante. Insomma, non è l’ultimo arrivato. Janich è il calciatore di movimento col maggior numero di gare in Serie A (425) fra quelli che non sono mai andati a segno. Radice riportò gravi ferite e ustioni ma si salvò, Per Barison non ci fu nulla da fare. Storica bandiera del Genoa e della Nazionale degli anni ’20, la sua carriera sportiva andava dal calcio alla pallanuoto alla scherma col bastone fino alla savate. Re: Migliori 5 attaccanti colpitori di testa. Con 7 reti è capocannoniere di quel torneo, a pari merito con lo svedese Gunnar Nordahl. Annoverato tra i più grandi centravanti della storia del calcio, detiene diversi primati nei massimi campionati nazionali: pur avendo perso alcuni anni a causa della Seconda guerra mondiale, ne è il massimo marcatore con 290 reti (274 in Serie A e 16 in Divisione Nazionale 1945-1946) ed è il miglior cannoniere in categoria di tre diverse squadre (Pro Vercelli, Lazio e Novara). Durante il periodo bellico disputò e vinse il Campionato romano di guerra 1943-1944 con la maglia della Lazio. Dopo l’esordio nel 1952, è convocato per i Mondiali 1954 in Svizzera ma non viene mai schierato in campo. Si tratta, intendo il colpo di testa, di un fondamentale nel quale oggi si eccelle meno che in passato. Modifica ), Stai commentando usando il tuo account Google. Nel dicembre dello stesso anno è stato eletto FIFA World Player come miglior calciatore dell’anno in assoluto, scelto in base ai voti dei Commissari Tecnici e dei Capitani delle Nazionali di calcio. Passò al Genoa nel 1957 mettendosi subito in luce e realizzando ben 30 reti nei 3 campionati disputati in Serie A. Alla fine del suo terzo anno a Genova, il club rossoblu retrocesse fra i cadetti in virtù di una sentenza della Caf per uno scandalo riguardante un tentativo di “aggiustare” una partita. Con 54 gol è il secondo miglior realizzatore nella storia della Nazionale argentina; con 151 gol è il miglior marcatore della Fiorentina in Serie A, squadra di cui è stato anche capitano. Prima fa una sponda per Lorimer che la mette nel sette e poi salta completamente indisturbato su una enorme incomprensione della difesa. La più famosa “rovesciata di Parola” nacque il 15 gennaio 1950, all’80’ di Fiorentina-Juventus così rappresentata dalle parole di Corrado Banchi, giornalista freelance, autore di una memorabile fotografia.

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