TORTA CON CREMA ALLA MANDORLA E POLPA DI PESCHE ALLO ZENZERO

Quante volte si cambia in una vita? si cambia lavoro, si cambia città, si cambiano amici, si cambiano idee, si cambiano i gusti, si cambia il nostro modo di fare, si cambia il carattere.. non si tratta di essere incoerenti, si tratta semplicemente di guardarsi attorno e cercare di plasmare il proprio mondo nel mondo migliore per noi stessi. Da ragazzina credevo fermamente nella coerenza e pensavo che significasse non cambiare mai idea, ma poi ho capito che davanti alle cose bisogna trovarcisi e valutarle sulla propria pelle e che cambiare idea molte volte è solo sintomo di maturità. Ho imparato a non dire più “io non direi mai.. io non farei mai” perché non ci si conosce mai fino in fondo e quando si scopre un lato di se che non si conosceva si rimane sorpresi, e se non ci piace magari si cerca pure di cambiarlo. Io sono in grado di riconoscere alcune cose che di me non mi piacciono e che non mi portano beneficio, piano piano ho imparato a smussarle e renderle un pochino migliori. Ultimamente sto lavorando sul nervosismo, quando non capisco certi comportamenti degli altri, quando li trovo ingiusti, ma sopratutto quando mi sento presa in giro mi si annebbia la vista e non riesco a trattenermi. Nelle ultime settimane però mi sono imposta di prendere le cose in modo molto più zen, come dico io “ho inserito la modalità zen nel mio sistema operativo” ammetto che all’80% ci riesco e sto meglio, sono più serena e tranquilla. Certo non è facile ma forse quando si arriva al limite, quando non si tollera più una situazione è più semplice perché o si rompe o si cambia qualcosa e io per ora opto per la seconda opzione!!

Una cosa che però credo di me non cambierò mai è la mia golosità, adoro i dolci sopratutto quelli cremosi e farciti, quindi il tema mensile dell’MTC proposto dalla bravissima Caris, per me non poteva che essere fantastico. Si tratta infatti di realizzare il pan di spagna, base fondamentale per la realizzazione di tantissime torte farcite, se volete approfondimenti molto interessanti sul tema vi consiglio di leggere il bellissimo post di Caris!! Ho immaginato mille farciture ma poi ho optato per una fresca ed aromatica. La polpa di pesche seppure in quantità ridotte, l’avevo inizialmente pensata più “sostenuta” ma in realtà non si è rassodata abbastanza ed è stata assorbita dal pan di spagna. Seppure non fosse l’idea iniziale il risultato finale mi è piaciuto comunque per l’armonia dei sapori all’assaggio.
Ho usato delle pesche sciroppate ma realizzate da me la scorsa estate.torta-alla-mandorla-con-gele-di-pesche-e-zenzero (4)

TORTA CON CREMA ALLA MANDORLA
E POLPA DI PESCHE ALLO ZENZERO
per una torta da 22 cm*

Per il pan di spagna*
160 g di uova
106 g di zucchero semolato
80 g di farina debole
27 g di fecola di patate
scorza di 1/2 limone

Per la crema
300 g di latte parzialmente scremato
75 g di latte di mandorle pugliese
60 g di maizena
120 g di zucchero semolato
180 g di panna fresca
scorza di 1/2 limone
2 cucchiai di succo di limone
50 g di mandorle con la buccia

Per la polpa di pesche
280 g di pesche sciroppate
140 g di sciroppo delle pesche
3 g di colla di pesce**
3 cucchiai di succo di limone
zenzero fresco

Per decorare
100 g di pesca sciroppata
40 g di mandorle con la bucchia
50 g di cioccolato bianco

Per la bagna***
10 g di succo di limone filtrato
25 g di acqua
10 g di zucchero

*Rispetto alle dosi indicate da Caris ho proporzionato le quantità degli ingredienti per realizzare una torta di 22 centimetri, che viene alta circa 4,5 centimetri.

**Se desiderate una gelè più soda aumentate la quantità a 5 grammi e lasciate riposare in frigorifero dopo averla disposta sulla crema prima di inserire il successivo disco di pan di spagna.

***La bagna va messa solo nel primo strato perché i succhessivi saranno bagnati dalla polpa di pesche, se invece usate una polpa più soda raddoppiate la dose ed usatela anche sul secondo disco di pan di spagna.

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Per il pan di spagna, montate le uova a temperatura ambiente assieme allo zucchero finché saranno ben gonfie e sode ci vorranno dai 10 ai 20 minuti con la planetaria, io ho usato uova freschissime “sfornate” da un giorno e hanno impiegato poco tempo a montarsi. Setacciate la farina assieme alla fecola ed inseritela nel composto di uova mescolando lentamente con una frusta a mano. Non mescolate eccessivamente per non far prendere forza all’impasto, solo il tempo necessario per amalgamare la farina. Imburrate uno stampo a cerniera di 22 centimetri e versatevi l’impasto. Cuocete a 180°C modalità statica per circa 25 minuti, controllate la cottura con uno stuzzicadenti. Sfornate il pan di spagna e lasciatela raffreddare su di una gratella. Tagliate il pan di spagna in tre strati uguali.

torta con crema di mandorle e gelè di pesche e zenzero

torta con crema di mandorle e gelè di pesche e zenzero

Per la crema, in un tegamino mettete lo zucchero e la maizena, lavorateli con una frusta per eliminare i grumi di quest’ultima. Unite il latte caldo poco per volta continuando a mescolare, aggiungete infine il latte di mandorle e la scorza di limone grattugiata. Mettete sul fornello, mescolando continuamente con la frusta, quando inizia a sobbollire togliete dal fuoco e continuate a mescolare per un minuto. Mettete la crema in un piatto e coprite con la pellicola per alimenti a diretto contatto. Quando la crema sarà fredda mescolate energicamente con la frusta. Montate la panna ed unitela delicatamente. Lasciate riposare in frigorifero.

Per la polpa di pesche, mettete la colla di pesce in ammollo in acqua fredda per 10 minuti. Frullate le pesche assieme allo sciroppo, il succo di limone e lo zenzero grattugiato a piacere. Strizzate la colla di pesce, mettetela in un ciotolina ed aggiungete due cucchiai di polpa di pesca. Fate scaldare pochi secondi al microonde, mescolate bene ed aggiungete qualche altro cucchiaio di polpa, unitela poi alla rimanente.

Disponete un cerchio di pan di spagna sul fondo di un anello per torte della misura di circa 21 cm, irrorate con la bagna, mettete un terzo di crema di mandorle e cospargete con metà delle mandorle tritate grossolanamente. Proseguite con circa 1/3 di polpa di pesche, e fate un secondo strato uguale ma senza usare la bagna sul disco di pan di spagna. Terminate con l’ultimo strato di pan di spagna e la polpa rimanente. Decorate con la pesca tagliata a fette sottili e delle mandorle tritate. Lasciate riposare qualche ora in frigorifero.

torta con crema di mandorle e gelè di pesche e zenzero

Per la decorazione, fate sciogliere la cioccolata bianca a bagnomaria. Su un rettangolo di acetato distribuite delle mandorle tritate. Mettete il cioccolato bianco in un cono di carta forno e create delle linee verticali ed orizzontali sovrapposte, formate un rettangolo di circa 3 centimetri di larghezza per 15 di lunghezza. Lasciate rapprendere qualche minuto e arrotolate l’acetato creando una spirale, bloccatela alle estremità e mettete a rassodare in frigorifero. Cospargete i bordi della torta con la rimanente crema. Decorate con la spirale di cioccolato. Potete realizzare anche una decorazione più semplice lasciando rapprendere il rettangolo di cioccolato senza creare una spirale, spezzarlo poi in 3-4 pezzi e diponeteli al centro della torta.

Conservate in frigorifero.

torta con crema di mandorle e gelè di pesche e zenzero

torta con crema di mandorle e gelè di pesche e zenzero

torta con crema di mandorle e polpa di pesche e zenzero

Con questa ricetta aprtecipo all’ MTC di aprile

torta con crema di mandorle e polpa di pesche e zenzero




Mezzelune di ricotta e mandorle con cuore di mela

Come al solito riesco raramente a proporre qualche ricettina per le feste ma sono sicura che ve la siate cavate tutte benissimo ed abbiate cucinato piatti deliziosi. Io ho preparato solamente i dolci ma in compenso ho mangiato tantino! Poi si riparte con il buon proposito di fare un pochino di dieta ma qui pare non attacchi più 😀
Mettiamola così, dopo quache giorno di festa serve la carica per ripartire e riprendere i soliti ritmi, e quindi io vi offro queste delicate mezzelune, non troppo dolci e così morbide da sciolgliersi in bocca.

mezzelune di ricotta e mandorle con cuore di mela

MEZZELUNE DI RICOTTA E MANDORLE
CON CUORE DI MELAper circa 30/32 mezzelune

per la pasta
140 g di ricotta di mucca
140 g di farina
100 g di burro
100 g di farina di mandorle
70 g di zucchero
1 tuorlo

per il ripieno
450 g di mela al netto degli scarti
70 g di zucchero
1 cucchiaio di rum (facoltativo)
1 cucchiaio di succo di limone
1 cucchiaio di confettura di pesche o albicocche

zucchero a velo

mezzelune di ricotta e mandorle con cuore di mela

Lavorate il tuorlo con lo zucchero, unite il burro ammorbidito e formate una crema. Aggiungete la ricotta e i restanti ingredienti per la pasta. Mettete il composto in frigorifero per 2 ore avvolto in pellicola per alimenti.

mezzelune di ricotta e mandorle con cuore di mela
Sbucciate le mele, privatele del torsolo e pesatene 450 grammi. Tagliate le  mele a piccoli dadini e mettetele in padella con lo zucchero, dopo che lo zucchero si sarà sciolto allungate con dell’acqua e fate cuocere finché saranno molto cotte, il composto non dovrà essere troppo asciutto. Schiacciate le mele con una forchetta, unite il succo di limone, il rum e la conffettura, mescolate bene e lasciate raffreddare. Stendete la pasta sottile e tagliate dei cerchi di 8 centimetri, al centro mettete un cucchiaino di composto di mela e ripiegate i cerchi a metà sigillando bene i bordi, se fosse necessario inumidite con un velo d’acqua.Cuocete in forno cardo 180°C per 12/14 minuti o fino a leggera doratura.
Lasciate raffreddare e spolverizzate con zucchero a velo.
Conservate le mezzelune in una scatola di latta o in un vaso di vetro ben sigillato.

mezzelune di ricotta e mandorle con cuore di melamezzelune di ricotta e mandorle con cuore di mela




PIZZA FRITTA o SFRAPPOLE

io “Mamma facciano le sfrappole?”
lei “cosa vuoi fare?”
io “ah scusa.. come le chiami tu? le chiacchere.. no.. dai quella pasta che fai a strisce e poi friggi”
lei “ahhhh.. la pizza fritta”
Della serie “parla come mangi” si perché da noi in campagna si parla semplice e detta come va detta è pizza fritta. Ad ogni modo non ho mai fatto la pizza fritta da sola ma solo con mia mamma e quando si avvicina carnevale lei mi reclama per fare i dolci. Lei fa decidere a me cosa fare e io avevo voglia di qualcosa di semplice che mi ricordasse quando ero ragazzina. Qualche settimana fa al lavoro abbiamo mangiato proprio le sfrappole ma non erano buone come le nostre, ed ecco che si è accesa la voglia di rifarle, non so se sia stata più la voglia di farle o quella di mangiarle ma per me sono davvero buone.
Consiglio di non stendere la pasta troppo sottile per evitare che sappiano solo di fritto. Sono buonissime e dal sapore delicato se solo cosparse di zucchero a velo ma potete anche donargli un sapore più intenso spruzzandole con un po’ di alchermes prima di cospargerle con lo zucchero.

pizza fritta o sfrappole

PIZZA FRITTA o SFRAPPOLE

2 cucchiai di olio di semi
2 cucchiai zucchero semolato
2 uova
2 cucchiai di grappa o vino bianco secco
1 cucchiaio raso di lievito per dolci
230/250 g di farina 00 circa*

inoltre
olio di semi di arachidi
zucchero a velo qb

*La quantità della farina dipende dalla dimensione delle uova, va quindi regolata mentre si lavora la pasta che dovrà essere morbida ma non appiccicosa.

pizza fritta o sfrappole

Sul tagliere disponete la farina e con la mano create un buco al centro. Mettete tutti i restanti ingredienti, a parte lo zucchero a velo che servirà solo per decorare, lavorate la pasta inizialmente con una forchetta e proseguite a mano.  Lasciate riposare 30 minuti e stendete la pasta non troppo sottile. Con una spronella tagliate delle strisce larghe circa 4 centimetri e lunghe circa 10, fate poi un taglio di circa 5 cm al centro, fate passare un lato di pasta all’interno del buco centrale in modo da formare un “nastrino”. Scaldate a 180°C abbondante olio di semi di arachidi e sfiggete la pizza facendola appena dorare. Scolatela e mettetela su carta assorbente. Cospargete di  zucchero a velo. Se non avete il termometro fate una prova con un pezzettino di pasta, quando lo metterete nell’olio dovrà cospargersi di tantissime bollicine e dovrà venire a galla velocemente. Buon carnevale!!!!

pizza fritta o sfrappole

pizza fritta o sfrappole




PESCHE DOLCI CLASSICHE

Ad ogni festeggiamento che si rispetti serve un dolce! E oggi si festeggia il nuovo blog e con lui una nuova avventura, un nuovo progetto in cui sono fiera di essere stata coinvolta. Presto ne sentirete molto parlare!!
Sono quasi 3 anni che scrivo le mie ricette in questo blog, come credo tutte ho avuto il mio percorso, ho attraversato il periodo “posto una ricetta al giorno” il periodo “solo ricette creative” anche alcuni periodi “……” di assenza… adesso è il periodo del mix, del “facciamo un pò di prove” mi piace pensare a ricette diverse, altrenare foto semplici con set puliti a foto con set ricchi di elementi. Ma ho anche voglia di “ritorno alle origini” si perché questa ricetta è di mia mamma, almeno quella della pasta per le pesche. Ho sempre mangiato le sue e non le avevo mai fatte da sola. Sono anni che nella dispensa tengo i suoi vecchi gusci di noci che si utilizzano per creare il buco da riempire con la crema, e adesso ho deciso di farle e le rifarò presto perché sono eccellenti. Le basi delle pesche si conservano benissimo 15 giorni in una scatola ben chiusa. La crema la preparo sempre con una ricetta di Felder, ne ho provate diverse ma questa a mio gusto è la migliore.

pesche dolci

PESCHE DOLCI CLASSICHE

ingredienti per 50 pesche piccole

per la pasta

500 g di farina
250 g di zucchero semolato
70 g di strutt0
30 g di burro
3 uova
1 bustina di lievito per dolci

per la crema (ricetta di Felder)

680 g di latte intero
160 g di tuorli (circa 8)
160 g di zucchero
65 g di maizena
1/3 di bacca di vaniglia

inoltre

olio di semi qb
zucchero semolato qb
alchermes qb
mezzi gusci di noci

pesche dolci

pesche dolci

Lavorate assieme tutti gli ingredienti per la pasta fino a renderla omogenea. Se dovesse essere troppo dura aggiungete un goccio di latte, se dovesse invece rimanere appiccicosa aggiungete poca farina. La consistenza dipende dalla grandezza delle uova, potrebbero bastarne anche 2 se molto grandi. Lasciate riposare la pasta in frigorifero avvolta nella pellicola per alimenti per circa un’ora.
Nel frattempo preparate la crema, dividete i rossi dai bianchi e amalgamate i primi con lo zucchero e la maizena. Tagliate la bacca di vaniglia per il lungo e raschiatela per prelevare la polpa. Mettetela nel latte e portate quasi a bollore. Versate poco latte sul composto di tuorli e mescolate bene per evitare la formazione dei grumo poi aggiungete il restante latte. Mettete sul fornello e mescolando continuamente con una frusta proseguite la cottura, appena inizia a sobbollire togliete la crema dal fuoco e continuate a mescolare per un minuto. La crema infatti essendo bollente continuerà a cuocere ed il rischio è che la parte sotto cuocia troppo. Versate la crema in un contenitore di vetro o ceramica e coprite con la pellicola per alimenti a diretto contatto, questo eviterà il formarsi della crosticina.
Riprendete la pasta, spolverizzate con poca farina il tagliere e stendetela sottile 3-4 millimetri. Ricavate dei dischetti di 5 cm. I ritagli vanno reimpastati e stesi nuovamente. Ungete uno scottex con dell’olio di semi e passatelo sul guscio delle noci. Appoggiate su ogni mezza noce un cerchio di pasta. La pasta rimarrà leggermente sollevata rispetto alla noce ma in cottura lievitando crescerà. Cuocete i gusci delle pesche a 180° per 13-15 minuti, fino a leggera doratura. Eliminate immediatamente i gusci delle noci facendo leva con la punta di un coltello. C’è il rischio di scottarsi le dita ma diversamente non toglierete più i gusci senza rompere la pasta. Lasciate raffreddare le mezze pesche.
Riempite tutti i gusci con la crema stendendone un velo anche lungo il bordo in questo modo farà da collante. Accoppiate le mezze pesche e passatele nell’alchermes. Non lasciatele tanto in ammollo, il passaggio deve essere su tutti i lati ma veloce altrimenti si inzupperanno eccessivamente. Passate poi le pesche nello zucchero semolato. Procedete fino ad esaurire le pesche. Conservate in frigorifero ma toglietele mezz’ora prima di mangiarle.

ps. i gusci delle pesche si conservano per tanti giorno ben chiusi in una scatola di latta o a chiusura ermetica. Potete fare tutta la dose di impasto e diminuire le dosi della cream in base a quante ne volete.

Per pulire i gusci delle noci mettetele in ammollo in acqua tiepida per mezz’ora, dopodichè l’eventuale pasta si staccherà facilmente, eventualmente è possibile utilizzare una spazzolina. Lasciatele asciugare bene prima di riporle.

pesche dolci

pesche dolci

pesche dolci

pesche dolci




SALAME DI CIOCCOLATO CON CREMA SPALMABILE E COCCO

Esiste un dolce a cui i bambini non possono resistere? Di sicuro quando si parla di cioccolato la maggior parte di loro sarebbe disposto a navigarvici dentro. Ed in modo particolare quando si parla di salame di cioccolato è difficile che a qualcuno non piaccia, così dolce, che si scioglie in bocca, che si mangia con le mani e ti lascia le dita sporche costringendoti a leccarle godendoti così anche un ultimo momento di piacere. Proprio ai bambini voglio dedicare la mia ricetta di oggi, ai bambini che hanno bisogno della nostra solidarietà e sostegno.
Sono stata contattata per un’iniziativa solidale di INTERSOS che si propone tramite l’acquisto di cioccolata solidale, di sostenere dei progetti di protezione
e assistenza dei bambini a rischio in aree di conflitto come l’Iraq, il
Sud Sudan e la Repubblica Centrafricana.
Potete trovare maggiori informazioni sull’iniziativa sul sito di INTERSOS e sulla cioccolata solidale biologica qui! Provatela, è buona, sana ed equosolidale!

 

 

 SALAME DI CIOCCOLATO 
CON CREMA SPALMABILE E COCCO

 

150 g di biscotti secchi
80 g di crema con nocciole e granella di nocciole
30 g di burro fuso
25 g di latte intero
20 g di farina di cocco
5 g di cacao amaro
2 cucchiai di marsala all’uovo
farina di cocco qb
In una ciotola mettete la crema con nocciole, il latte, il burro fuso tiepido ed il marsala, amalgamate tutto. Tritate grossolanamente i biscotti ed uniteli alla crema di cioccolato assieme al cacao e la farina di cocco. Formate un cilindro ben stretto di circa 18/20 centimetri, passatelo nella farina di cocco, possibilmente dalla grana grossa ed avvolgetelo in un foglio di alluminio. Lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 3/4 ore.

 

 




CREMOSO ALLO ZAFFERANO CON SALSA DI AGRUMI E CARAMELLO DI MANDORLE E SESAMO

Cosa sarebbe il Natale senza un pranzo bello ricco?! Si lo so che anche le portate leggere sono buone e gustose ma diciamolo.. se non ci lasciamo un pochino andare durante le feste e senza sensi di colpa, quando possiamo farlo!? Per questo il mio dolce non è light ma è una favola!! Quando l’ho fatto assaggiare al mio ragazzo avevo paura del giudizio invece ha commentato “toglimelo dalle mani” si perché nonostante possa apparire pesante in realtà questo dolce “va giù come l’acqua”!!
Ho sempre voluto assaggiare la famosa panna cotta allo zafferano, non mi convinceva fino in fondo ma mi incuriosiva parecchio. Circa un anno fa l’ho assaggiata e l’ho trovata buonissima anche se il gusto era un po’ troppo intenso. Per questo ho deciso di provare anche io a realizzare un dolce cremoso che lo racchiudesse. La quantità va dosata in base ai gusti e in ogni caso senza esagerare per evitare un gusto troppo forte che stanca. A mio parere questo tipo di dolce ha necessità di essere abbinato con qualcosa di aspro/acido che sgrassi e rinfreschi il gusto, per questo gli agrumi di stagione mi sembrano perfetti.
CREMOSO ALLO ZAFFERANO 
CON SALSA DI AGRUMI E 
CARAMELLO DI MANDORLE E SESAMO
per uno stampo da 20 cm
(6 persone)
per il cremoso 

240 g di panna fresca
120 g di mascarpone
100 g di zucchero
40 g di latte intero
1 uovo
30 g di albume
2 g di colla di pesce
pistilli di zafferano q.b.*
1/3 di stecca di vaniglia
per la salsa di agrumi 

60 g di zucchero
80 g di succo d’arancia
50 g di succo di pompelmo rosa
1 cucchiaino di maizena
per il caramello
130 g di zucchero
30 g di mandorle a lamelle
12 g di semi di sesamo Melandri Gaudenzio**
1 cucchiaio di succo d’arancia
*in alternativa si può usare anche quello in bustina, circa 3/4.

 

Per il cremoso, fate ammollare la colla di pesce in acqua fredda per 10 minuti. Mettete a scaldare il latte con all’interno la stecca di vaniglia aperta. Unite lo zafferano e fatelo sciogliere. Strizzate la colla di pesce e fatela sciogliere nel latte.
Sbattete l’uovo e l’albume con lo zucchero, unite il mascarpone e fatelo amalgamare mescolando con una frusta. Unite la panna fresca ed il latte dal quale avrete eliminato la bacca di vaniglia. Versate il cremoso in uno stampo da budino o in stampini monodose. Mettete lo stampo all’interno di un altro più grande dove verserete dell’acqua fino ad arrivare oltre la metà dello stampo. Cuocete a 180°C per 60 minuti. Lasciate completamente raffreddare e lasciate riposare in frigorifero per almeno 6/8 ore prima di sformarlo. Appena tolto dal forno il dolce apparirà ancora molle ma raffreddando si rassoda.
Per la salsa, in una tazzina mettete la maizena e un cucchiaio di succo d’arancia, fate amalgamare ed unite al restante succo. Mettete lo zucchero, il succo di arancia e di pompelmo in un tegamino e fate sobbollire mescolando continuamente per circa 15 minuti. Lasciate completamente raffreddare e mettete in frigorifero.
Per il caramello, in una padella antiaderente mettete lo zucchero con il succo d’arancia e senza mescolare fatelo sciogliere fino a che raggiungerà un colore dorato. Unite le mandorle a lamelle ed il sesamo, mescolate velocemente. Versate tutto su un foglio di carta forno e stendete il caramello ad uno spessore di qualche millimetro. Lasciate rassodare pochi secondi e tagliate il caramello con le forme desiderate. Attenzione a non farlo rassodare troppo altrimenti non sarà più possibile tagliarlo.
Per sformare il dolce mettete lo stampo per qualche secondo a mollo in acqua calda, posatevi sopra il piatto da portata e rovesciate. Se non dovesse staccarsi passate la lama di un coltello tutto attorno l’interno dello stampo.
Servite il dolce freddo accompagnato dalla salsa ed il caramello.
con questa ricetta partecipo al contest “Taste Abruzzo”



CIAMBELLINE GLUTEN FREE AL MIELE MANDORLE E ARANCIA

Qualcuno si potrebbe chiedere perché una persona che non è celiaca cucini un dolce gluten free, in realtà ci sono diverse motivazioni. Mi piace sperimentare, mi piace provare cose nuove, sopratutto ricette nuove. Mi piace pensare di dare il mio microscopico contributo a chi soffre davvero di celiachia e magari può in questo modo concedersi un dolcetto in più. Mi piace riuscire a realizzare una ricetta buona anche se priva di glutine. In questo caso mi piace esserci riuscita.
Da circa un anno ho lo stampo per le ciambelline e ancora non lo avevo usato. Quando mi è ricapitato tra le mani ho iniziato a pensare ad una ricetta per realizzarle.. il miele appena comprato, la panna acida da finire, le arance che mi guardavano dal portafrutta.. sono nate così, un po’ studiate ma anche un po’ per caso!! Queste ciambelline sono molto buone, soffici e dal gusto delicato. Non sono molto dolci quindi se non le cospargete di zucchero a velo, che assorbiranno, consiglio di aumentare la dose di miele di circa 15 grammi.

CIAMBELLINE GLUTEN FREE 
AL MIELE MANDORLE E ARANCIA
per circa 9 ciambelline
130 g di farina di riso
45 g di maizena
40 g di farina di mandorle
140 g di panna acida
75 g di miele millefiori
50 g di olio di semi
35 g di succo di arancia
15 g di succo di limone
scorza di arancia bio
2 uova
6 g di lievito per dolci
la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio
zucchero a velo gluten free q.b
Controllate che tutti i prodotti siano contrassegnati con la dicitura gluten free o il simbolo della spiga barrata.
Sbattete le uova assieme al miele finché il composto sarà gonfio. Unite delicatamente l’olio, la panna acida, il succo di arancia e quello di limone. Mescolate assieme la farina di riso, la maizena, il lievito ed il bicarbonato, setacciate il tutto ed unitele al composto di uova. Aggiungete anche la farina di mandorle e la scorza di arancia grattugiata. Mescolate bene. Ungete gli stampi per le ciambelline e riempiteli con il composto. Cuocete fino a leggera doratura a 180°, circa 15/18 minuti. Sfornate e fatele raffreddare su una gratella.

 

 

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri) Day



TORTA MANDORLATA ALLE PRUGNE

La prima cosa che avrete pensato è “ma la stagione delle prunge è passata”. Invece c’è chi ancora ne ha nel frigorifero, si perché queste prugne si conservano a lungo per diversi mesi, e comunque questa torta è troppo buona per rimanere nel mio archivio!! Le angeleno me le ha regalate una mia carissima amica e questa torta è per lei, diciamo per terminarle.
Potete realizzare la torta anche con le mele o con la frutta sciroppata.
TORTA MANDORLATA ALLE PRUGNE
per una teglia 20×30
500 g di prugne angeleno
140 g di burro
150+40 g di zucchero
70 g di farina 00
75 g di farina di mandorle
45 g di farina di riso
2 uova
3-4 cm di radice di zenzero
scorza di 1 limone bio

1/3 di cucchiaino di bicarbonato

80 g di mandorle a scaglie
20 g di miele d’acacia
20 g di liquore alle prugne
Lavate le prugne, privatele del nocciolo e tagliatele in 4 parti. Mettetele in padella assieme a 40 grammi di zucchero. Dopo qualche minuto sfumate con il liquore e fare addensare il sugo che si sarà formato.
Montate il restante zucchero con il burro morbido, quando il composto sarà chiaro e gonfio unite un uovo per volta, aggiungete il secondo quando il primo sarà assorbito. Continuate a montare il composto. Unite le farine setacciate, il bicarbnato, lo zenzero e la scorza di limone grattugiata. Amalgamate l’impasto. Foderate con carta forno una teglia 20×30, stendete l’impasto e ricoprite con le prugne cotte. Cospargete con le mandorle a lamelle e distribuite il miele in modo omogeneo.
Cuocete a 180° per circa 35 minuti, fate attenzione che le mandorle non si brucino, nel caso ricoprite con carta di alluminio.