CAPPELLETTI IN BRODO
MINESTRONE D’AUTUNNO
per 2 persone
2 cucchiai di parmigiano Reggiano
con questa ricetta partecipo al contest di Sale e Coccole
Vi avevo già anticipato che durante i giorni trascorsi a Merano ho incontrato oltre all’adorabile Elisa, di cui vi ho parlato nel precedente post, anche un’altra persona, bene come alcuni hanno intuito si tratta di Sabina, ci siamo incontrate venerdì sera tutte e tre, con relativi compagni e mariti, e lei ci ha portato a cena in un bellissimo ristorante tipico tirolese lo “PFEFFERLECHNER” veramente meraviglioso, abbiamo cenato benissimo e la serata è stata davvero molto piacevole e divertente, mi sono resa conto che alla fine abbiamo tutte le stesse manie da food blogger, che adesso ci piace e ricerchiamo quello che una volta nemmeno consideravamo, che ci circondiamo di mille oggetti, piatti, tazze, strofinacci insomma di tutto e di più.. e i nostri mariti/compagni che ci prendono in giro e, come già ha scritto Elisa, “complottano” per aprire un blog che raccolga i loro sfoghi e quello che devono “sopportare”. Con loro mi sono sentita subito a mio agio e son stata felicissima di conoscerli, Sabina ed il marito trasmettono una grande pacatezza e dolcezza sono davvero due persone molto piacevoli carine e divertenti, grazie per la bella serata!! Proprio Sabina mi ha indicato un negozio sotto i portici in centro a Merano dove comprare l’attrezzo per fare gli spatzle, i tipici gnocchetti tirolesi. Mica potevo lasciami sfuggire l’occasione e così sono entrata in questo paradiso e ho comprato qualche oggettino che “mi serviva” e mi sono pure trattenuta. Appena tornata quindi ho dovuto provare questi gnocchetti seguendo un po la ricetta riportata sulla confezione un po proprio quella di Sabina ed ecco come sono venuti.
ARANCINE MONTANARE
per le arancine
330 gr di riso viallone nano
1 cipolla piccola
850 ml di brodo vegetale*
1/3 di una bustina di zafferano
olio evo
17 gr di burro
17 gr di parmigiano
Per il ripieno,in un tegamino fate sciogliere il burro al tartufo, unite la farina, mescolate energicamente per evitare la formazione di grumi, unite il latte sempre mescolando, salate e continuate a cuocere finchè la besciamella sarà densa e comunque appena inizia a bollire. Lasciate raffreddare.
In padella soffriggete con poco olio evo la salsiccia, unite i funghi e continuate a cuocere.
A cottura ultimata togliete dal fuoco e fate intiepidire, unite la fontina tagliata a cubetti e infine incorporate la besciamella al tartufo.
Vi ho già parlato qui delle mie scorribande al supermercato sempre alla ricerca di prodotti nuovi o mai visti, uno dei miei reparti preferiti è quello dei formaggi, ci passo almeno 15 minuti, li prendo in mano tutti.. questa volta ha colpito la mia attenzione questo SBIRRO, formaggio alla birra, la prima volta l’ho osservato, annusato e lasciato, ma alla seconda non ho potuto far altro che portarlo a casa.
Pochi gironi dopo ho comprato delle birre artigianali che sono prodotte in Romagna, una bionda speciale, una bionda doppio malto, una rossa doppio malto e una ambrata doppio malto, ogniuna di esse è stata chiamata con il nome di un personaggio femminile del film Amarcord di Fellini, per questa ricetta ho scelto la bionda doppio malto, la Midòna.
“La Midòna è la tipica figura femminile Italiana degli anni ’40. Donna sempre disponibile ed attenta alle richieste di chi la circonda. La sua bontà e generosità nasconde il carattere forte e deciso di chi ha vissuto una vita nel rispetto delle tradizioni.” dal web
Anche dalla descrizione del personaggio mi sembrava perfetta per “interpretare” il mio piatto!!
Signori e signore vanno ora in scena GLI GNOCCHI SBIRRI!!
con questa ricetta partecipo al contest di ESSENZA IN CUCINA e MY TASTE FOR FOOD
Mia mamma tutte le estati con i pomodori dell’orto fa la pummarola, o “pomarola” alla romagnola, come viene chiamata a casa mia, per me è sempre stato un piatto fisso durante le calde giornate, lei ci condisce le tagliatelle fresche ma quando ero piccola mi ricordo che faceva le reginette, penso sia da allora che non le mangio. Da quando vivo da sola la faccio veramente poco nonostante sia davvero semplice e buonissima. Anche il pesto è un condimento molto sfruttato durante la bella stagione e quindi, visto che oggi è stata una bella giornata di sole e per
rimanere ancora per un po attaccata all’estate che ormai ci sta abbandonando, ho pensato di realizzare un piatto che li comprenda entrambi!!!
Per la pummarola, tritate lo scalogno con il sedano e la carota, in una casseruola scaldate dell’olio evo e soffriggete il trito. Lavate i pomodori e tagliateli in quattro, metteteli nella casseruola, aggiungete le foglie di basilico spezzettate e fate cuocere una decina di minuti. Allungate con due bicchieri d’acqua, salate e lasciate cuocere almeno un’ora, se dovesse asciugarsi aggiungete dell’altra acqua e sale. Mettete tutto nel passaverdure e iniziate a girare il manico in modo da far fuoriuscire la salsa, se questa dovesse risultare troppo liquida rimettetela sul fuoco e fate restringere.
Per il pesto frullate assieme tutti gli ingredienti e tenete da parte.
Per la crema di bufala mettete tutti gli ingredienti un un contenitore dai birdi alti e con un ffrullatore ad immersione lavorate il composto per 5 minuti.
Mettete a bollire l’acqua e cuocete le reginette. Conditele con la pummarola e un filo di olio evo. Sul fondo di un piatto stendete qualche cucchiaio di crema di bufala posizionate le reginette e condite con qualche goccia di pesto.