Si tratta di una proposta di cui si discute da tempo, gran parte dei pescatori dilettanti sono favorevoli a questa pratica ed è improbabile che qualcuno possa proporre delle argomentazioni che non appaiano come una malcelata volontà di mantenere uno status quo di convenienza. In realtà il “tenere conto soprattutto delle dimensioni dell’imbarcazione posseduta” sa tanto di patrimoniale. 4) Per i pescatori subacquei che effettuano la pesca non professionale in mare partiti dalla riva, la marcatura di cui al comma 2 deve essere effettuata appena hanno raggiunto la riva. Non è una richiesta nuova, già lo scorso anno il tema era stato affrontato in parallelo con la licenza a pagamento, e aveva visto ancora una volta la ferma opposizione delle associazioni della pesca sportiva. riducendo l’aumento di sanzione dal doppio a un terzo. Le proposte saranno identificate di seguito con il numero di presentazione e i cognomi dei deputati firmatari (solo il primo se superiori a tre), mentre nel proseguo dell’articolo citeremo solo il numero, e sono le seguenti: n° 982 – Gallinella e altri (M5S – Lega) I "guadagni" dalle tasse versate dai pescatori sarebbero stati ripartiti per l'80% verso il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo (50% in ricerca per la salvaguardia ittica, 50% in promozione per la pesca sportiva); per il 20% verso le Capitanerie di Porto e Guardia Costiera per il controllo sulla pesca sportiva. Ci pensa però la proposta del M5S (1008) a metterci una pezza con la lettera c che suggerisce di: “prevedere che parte delle risorse derivanti dalle tasse sul rilascio delle licenze di pesca sportiva confluisca nel Fondo di cui all’articolo 1, comma 244, della legge 11 dicembre 2016, n.232, al fine di incrementare la dotazione necessaria all’erogazione delle prestazioni e alle relative coperture figurative dei dipendenti e degli imbarcati delle imprese di pesca, compresi i soci lavoratori e i soci delle cooperativedella piccola pesca di cui alla legge 13marzo 1958, n.250, nel caso di arresto temporaneo obbligatorio deciso dalle autorità pubbliche competenti e nel caso di sospensioni temporanee dell’attività di pesca per condizioni meteorologiche avverse o per ogni altra causa, organizzativa o ambientale, non imputabile al datore di lavoro, prevista dagli accordi e contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali e imprenditoriali del settore comparativamente più rappresentative a livello nazionale.”. Sembra una lista confezionata da qualche professionista, contenente le specie di più frequentemente appannaggio della filiera e di maggior valore commerciale. Tra i cosiddetti “provvedimenti fuori contesto” spunta nuovamente la licenza di pesca in mare a pagamento per la pratica della pesca sportiva e ricreativa. Com'è andata a finire? Viviani (Lega), relatore presso la Commissione delle proposte 1008, 1009 e 1636 che commenta: “auspicando che si arrivi a VIETARE l’uso da parte dei pescatori sportivi di attrezzi quali i palangari e le nasse”. Queste proposte si vanno ad aggiungere ad un’altra, già presentata, che ha per oggetto: “Disposizioni per la semplificazione e l’accelerazione dei procedimenti amministrativi nelle materie dell’agricoltura e della pesca nonché delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e acquacoltura”. 5) Per i soggetti che effettuano la pesca non professionale da terra, la marcatura di cui al comma 2 … Il comma 2 chiarisce le modalità con cui andrà effettuata la marcatura, che è una procedura un po’ più articolata del semplice taglio di un lobo della pinna caudale che si usa in Francia dal 2011. 2 comma 2 lettera f (n° 1636) sono sostanzianzialmente simili: g) adeguamento delle disposizioni degli articoli 138 e 140 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n.1639, alla normativa dell’Unione Europea in materia di limiti alla strumentazione utilizzabile per l’esercizio della pesca sportiva. Il deputato leghista, la cui unica proposta a carico esclusivo della pesca sportiva riguarda l’introduzione della marcatura obbligatoria del pescato, fa giustamente notare che quanto a pesca professionale e sportivo-ricreativa: “si tratta di due settori completamente differenti, posto che in relazione alla pesca professionale si pone il problema dello sfruttamento e della gestione della risorsa ittica, mentre in relazione alla pesca sportiva vengono principalmente in causa aspetti legati all’ambiente e allo sviluppo economico, riterrebbe opportuno espungere la previsione della delega in materia di pesca sportiva dalle proposte di legge in esame.”. La marcatura deve essere effettuata in ogni caso prima dello sbarco. Volevo inoltre collegarle tra loro in qualche modo, perchè ciò che stavo per scriv, Care amiche ed amici di Pescanet, ho il piacere di comunicarvi una notizia che sta "girando" da alcune ore, ottenendo notevole condivisione su tutti i social network. Libri che sanno raccontare ben più di quanto le parole possono esprimere, arrivando a risvegliare sensazioni e sogni. Il 29 ottobre è stata redatta l'ultima bozza per la legge di bilancio 2019 da parte del Governo in carica. n. 87/90, art. Corvina (Sciaena umbra) Dentice (Dentex dentex) Orata (Sparus auratus) Pagello (Pagellus erythrinus) Parago (Pagrus Pagrus) Pezzonia (Pagellus bogaraveo) Ricciola (Seriola dumerili) Sarago (Diplodus spp.) Per la determinazione della misura del pesce non si tiene conto della parte asportata nell’operazione di marcatura. Luoghi, così minuziosamente dettagliati da avere la se, Quando ho terminato i lavori di Una Vita per la Pesca, mio primo romanzo, sentivo che avevo ancora una storia d'amore e pesca da raccontare. Dove pescare i calamari da riva in Friuli? cattura effettuata da terra piu' precisamente da scogliera, con popper dalle unità in attività di pesca professionale. Home » Uncategorized » regolamento pesca in mare da riva 2020. regolamento pesca in mare da riva 2020 . Tradotto significa che parte (non si specifica quanto) dei soldi pagati dai dilettanti per la licenza di pesca, dovranno contribuire a pagare i contributi previdenziali, gli indennizzi per i fermi biologici e a finanziare un sistema di ammortizzatori sociali per i periodi di lunga inattività a causa del maltempo degli impiegati della filiera professionale. Delle 4 proposte presentate, solo la 1008 (Movimento 5 Stelle) e la 1009 (Partito Democratico) avanzano nuovamente l’introduzione di una licenza di pesca in mare. Pesca al mare da riva - posted in Divieti di Pesca/ Regolamenti/ Documenti: Mi vedo costretto a tornare su questo argomento visto che periodicamente qualche utente chiede informazioni e regolarmente vengono fornite informazioni sbagliate. Il testo prevedeva inizialmente un provvedimento che avrebbe dovuto istituire la licenza di pesca in mare a pagamento anche per la pesca sportiva e ricreativa, proprio quella che pratichiamo tutti quanti durante l'anno o anche in estate, in occasione delle vacanze. I predetti importi sono raddoppiati nel caso in cui la violazione abbia ad oggetto le specie ittiche tonno rosso (Thunnus thynnus) e pesce spada (Xiphias gladius); comma 12: “Gli importi di cui al comma 11 (ndr. E se anche farla a pagamento non è esplicitamente caldeggiato, bisogna ammettere che il censimento gratuito in vigore dal 2011 ha completamente fallito nell’obiettivo di fornire delle cifre attendibili sul fenomeno “pesca ricreativa” in Italia. 13 comma 2 lettera c (n° 1008), art. Questo argomento totalizza l’en-plain visto che tutte e 4 le proposte di legge si interessano della questione, ma lo fanno tutte con un testo molto generico che non chiarisce, almeno formalmente, la portata dell’intervento. Licenza di pesca in mare nel 2019? Il SECONDO provvedimento di nostro interesse sarà probabilmente l’introduzione della marcatura obbligatoria del pescato. In particolare, se mi sapevate indicare qualche buon posto, piu verso Ravni e … Video Pesca Sub: la Grossa Orata all’Aspetto in Bassofondo (4,3 kg). Pagare per una licenza obbligatoria è forse la cosa che indispone i più ma, a condizione che non se ne faccia una patrimoniale e che i soldi vengano INTERAMENTE re-investiti nel nostro settore oltrechè nella tutela degli stock ittici (dalla indiscriminata pesca professionale in primis! regolamento pesca in mare da riva 2020. regolamento pesca in mare da riva 2020; Posted by ‐ Under: Offerte. Scrivo ciò dopo una settimana di attenta lettura delle riviste online più importanti d'Italia, sia per il settore pesca, sia per le agenzie di stampa. La pesca sportiva è consentita a distanza non inferiore a 500 mt. Le proposte di legge sono in totale 4 e, vista la comunanza di intenti, faremo un parallelo tra di esse, analizzando come ognuna di queste si pone nei confronti di un dato tema. Non si tratta quindi di un processo breve, ma sarà questione di mesi, anche perchè è probabile che, alla fine, delle tre proposte di riassetto del settore ittico ne andrà avanti solo una, che potrebbe anche diventare una sintesi di quelle attualmente in discussione. Volere è potere. Negli ultimi giorni di marzo 2019, sono state incardinate ed è iniziato l’esame presso la Commissione Agricoltura della Camera, di diverse proposte di legge aventi come oggetto: “Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale”. 13 “Delega al Governo per il riordino dellanormativa in materia di pesca sportiva” comma 2 lettera b di: “prevedere un sistema di rilascio delle licenze che tenga conto del sistema di pesca praticato, della tipologia e delle dimensioni delle imbarcazioni utilizzate e del soggetto richiedente, anche ai fini di un censimento volto ad accertare il numerodei pescatori sportivi e il quantitativo delpesce pescato”. Due letture che scorrono veloci e piacevoli, come le acque di un torrente. Il pagamento previsto andava da 10 € ad un massimo di 100 € annuali, in base alla tipologia di pesca praticata ed alla situazione, ovvero pesca da riva o pesca dalla barca. n° 1008 – L’Abbate, Parentela (Movimento 5 Stelle) E c’è, poi, da tenere conto di una serie di normative dettate dalle singole Regioni. Com'è andata a finire? Riportiamo solo la formulazione della proposta n° 982 Gallinella e altri (art. Si tratterebbe in fondo di accogliere la richiesta che già la FIPSAS fece durante l’audizione alla Commissione Agricoltura nel 2017, auspicando che la pesca dilettantistica potesse essere regolamentata con un dispositivo normativo ad hoc, senza finire nel calderone di quello della pesca professionale che ha esigenze molto differenti. Con buona probabilità, soprattutto perchè il provvedimento è contenuto anche nella proposta di legge sulla semplificazione (n° 982), è facile che il PRIMO provvedimento che interesserà la pesca dilettantistica sarà il ban definitivo di nasse e palangari. Gli schieramenti politici sembrano unanimi attorno a questa proposta, anche perchè (dicono) in fondo si tratta solo di un adeguamento alla normativa sovranazionale imposta dall’Europa, in realtà si tratta di una scelta più drastica fortemente caldeggiata dalle lobby dei professionisti; improbabile quindi che questa restrizione si riesca ad evitare come successo lo scorso anno. Le pressioni per l’introduzione di un sistema che permetta di accertare in maniera realistica il numero dei pescatori sportivi e il quantitativo del pesce pescato, vengono dall’Europa già da tempo. Quanto ci vorrà per vedere l’introduzione della licenza a pagamento dipenderà invece dal se la politica deciderà o meno che è arrivato il momento di regolamentare la pesca sportivo-ricreativa con una normativa apposita, creata proprio per noi e non adattata malamente come ci è toccato fino ad oggi. Poichè la normativa sulla pesca è in gran parte comune sia per i professionisti che per gli sportivo-ricreativi, ogni proposta di riassetto delle norme deve essere tenuta d’occhio, perchè la pesca sportiva è da tempo al centro delle attenzioni della politica. In caso di nave da costruire oppure da comprare oppure da adeguare alle caratteristiche richieste, occorre chiedere il nulla osta al Ministero. Con riferimento a quella sportiva le pdl presentate chiedono una revisione degli articoli 138 “Attrezzi individuali e non individuali consentiti per la pesca sportiva” e 140 “Limitazioni d’uso degli attrezzi” del dpr 1639/1968 tutt’ora vigente. Posted on Dicembre 8, 2020; by 5) Per i soggetti che effettuano la pesca non professionale da terra, la marcatura di cui al comma 2 deve essere effettuata dopo la cattura. Comunica attraverso la scrittura, la fotografia e i social network seguiti da più di ventimila fan in tutta Italia. Si tratterà sempre del ridicolo 0,45% che ormai da anni ci spetta, ma osservando la guerra tra poveri che si sta consumando nel tentativo che le briciole di questa pesca possano essere sottratte alla grande circuizione per essere riassegnate alla piccola pesca artigianale, dobbiamo ammettere di essere sorpresi che anche quelle misere 18/20 tonnellate/anno (da dividere tra 6000 licenze!) Alcuni punti potrebbero sembrare un'illusione, infattibili, fantascienza. Fonti certe riferiscono che, dopo una serie di proteste da parte degli operatori di settore e associazioni di categoria, l'articolo specifico sulla licenza di pesca in mare è stato eliminato. Le proposte presentate interessano solo marginalmente il mondo dei dilettanti, ma lo fanno in maniera di certo impattante e la riproposizione della licenza di pesca in mare a pagamento è solo uno dei provvedimenti che ci interessa più da vicino. Al netto della ripartizione dei proventi di un eventuale licenza di pesca in mare a pagamento, questione comunque cruciale e che può fare la differenza tra un dialogo costruttivo e un durissimo ostruzionismo, le proposte di legge sul piatto non possiamo considerarle così peggiorative della nostra attuale condizione. L’oscura formulazione trova una chiara spiegazione nella relazione introduttiva dell’on. Conoscendo le vicissitudini politiche dell'Italia nelle ultime settimane, preferisco usare il "sembra" perchè potrebbe trattarsi di una retromarcia momentanea. La proposta del PD (1009), che durante la precedente legislatura era stato un fiero sostenitore dell’idea di indennizzare i professionisti con i soldi dei ricreativi, stavolta glissa sulla questione, lasciando magari intendere che il sistema di licenze potrebbe anche essere gratuito. Torna la Licenza di Pesca in Mare a Pagamento per la Pesca Sportiva, Ma non Solo…, Quante e Quali sono le Proposte di Legge in Discussione, “prevedere un sistema di rilascio delle licenze che tenga conto del sistema di pesca praticato, della tipologia e delle dimensioni delle imbarcazioni utilizzate e del soggetto richiedente, anche ai fini di un censimento volto ad accertare il numerodei pescatori sportivi e il quantitativo delpesce pescato”, g) adeguamento delle disposizioni degli articoli 138 e 140 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n.1639, alla normativa dell’Unione Europea in materia di limiti alla strumentazione utilizzabile per l’esercizio della pesca sportiva, ) sono raddoppiati nel caso in cui le violazioni ivi richiamate abbiano come oggetto le specie ittiche tonno rosso (Thunnus thynnus) e pesce spada (Xiphias gladius). Storie di vita, di amori e di pesca. Anche se si parla di riapertura della pesca in quasi tutte le regioni d'Italia, le preoccupazioni per l'economia e il futuro restano. Senza fare tutta la cronistoria era stato istituito un censimento per i pescatori sportivi che frequentano anche in modo saltuario il mare, questo … Entrambe le proposte prongono all’art. Vediamo in sintesi i punti salienti. La pesca ricreativa\sportiva è VIETATA: - nel periodo dal 01/05 al 30/09 dalle ore 08:30 alle ore 19:30 nella fascia di mare di mt. Si trattava di una manovra finanziaria presentata poi in parlamento il 31 ottobre, da cui è partita la discussione in aula (senato e camera) per un'approvazione definitiva entro il dicembre del 2018. Infatti, nel 2019, la licenza di pesca in mare potrebbe in qualche modo essere riportata alla luce, attraverso un disegno di legge più concreto, magari più strutturato. quello che stabilisce gli scaglioni di prelievo) sono raddoppiati nel caso in cui le violazioni ivi richiamate abbiano come oggetto le specie ittiche tonno rosso (Thunnus thynnus) e pesce spada (Xiphias gladius). E’ realtà affermata nella comunità dei pescatori sportivi e ricreativi. Come misura volta a garantire una maggiore tracciabilità del prodotto e, soprattutto, un efficace contrasto al fenomeno della vendita illegale del pescato da parte dei pescatori non professionali, la proposta di legge 1636 (Lega) introduce, con l’art. È curioso però che stavolta le parti si invertano quanto a distribuzione degli introiti. C’è, innanzitutto, da procurarsi una licenza di pesca per praticare quest’attività sia come professionista sia come semplice appassionato dilettante. Si trattava di una manovra finanziaria presentata poi in parlamento il 31 ottobre, da cui è partita la discussione in aula (senato e camera) per un'approvazione definitiva entro il dicembre del 2018. La licenza di pesca in mare, probabilmente, non diventerà una realtà nel 2019. Per la verità entrambe le proposte non sono nuove ma una semplice riesumazione di quanto contenuto in quell’articolato normativo che era già stato oggetto, durante il 2017, di un durissimo scontro tra la politica e le associazioni della pesca sportiva, FIPSAS in testa. Io credo si possa fare. Tutte e 3 le proposte di riassetto del settore ittico (1008, 1009 e 1636), mantengono il proposito di riservare una parte del contingente nazionale di pesca del pregiato tunnide, alla pesca sportivo-ricreativa. Tutte e 3 le proposte di riassetto del settore ittico avanzano una sostanziale revisione, al ribasso, delle sanzioni introdotte nel 2016 con la legge 154/2016 (art.39 e 40), per intenderci quella che introdusse per gli sportivi gli scaglioni crescenti per lo sforamento dei limiti di prelievo. Dopo una lunga esperienza nel mare Adriatico, da anni frequenta le acque dolci del Trentino, Veneto e Lombardia. Le operazioni di pulitura potranno avvenire SOLO ed ESCLUSIVAMENTE dopo lo sbarco se si pesca con un natante, appena giunti a terra nel caso di pesca subacquea partendo da terra o appena effettuata la cattura nel caso di pesca con la canna da riva. Nell’esercizio della pesca sportiva possono essere utilizzate solo unità da diporto. A mio parere, per fare le cose con criterio e nel modo giusto, si potrebbe prendere ispirazione dal modello pesca del Trentino: - permesso giornaliero o settimanale in alternativa ad una tassa di licenza annuale- le entrate dovrebbero essere impiegati in ripopolamenti con materiale ittico quali branzini/spigole, orate e pesce in via d'estinzione- le entrate dovrebbero essere impiegate anche per la vigilanza, controllo da parte della Guardia Costiera, Capitaneria di Porto o Guardiapesca volontari- istituzione di zone di catch & release - istituzione di zone pronta pesca- istituzione di zone di pesca all'interno e fuori dai portiA queste condizioni, sarei ben lieto di pagare anche 100€, se non 200€ annuali o più. Pesca speciale del pesce allo stadio giovanile. Partiamo dal principio. Il comma 6 aggiunge un ultima importante prescrizione: 6) I pesci devono essere conservati interi, tranne per la marcatura, fino allo sbarco. 9 ter, è stato approvato un nuovo Regolamento per la disciplina: a) delle modalità per il rilascio della licenza di pesca professionale; b) delle modalità per il rilascio del tesserino segna catture per la pesca sportiva; Nel dettaglio, relativamente all’art 11 (Sanzioni Amministrative Principali), vengono riscritti i seguenti commi vigenti: comma 10 lettera a: “È soggetto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 3.000 euro chiunque: a) viola le norme vigenti relative all’esercizio della pesca sportiva, ricreativa e subacquea. 200 Cosa c'era di nuovo? 13 comma 2 lettera c (n° 1009) e art. Nato nel 1983, pugliese d'origine e trentino d'adozione. Volevo chiedere, se qualcuno di voi ha avuto modo di provare qualche battuta di pesca, nelle zone in oggetto, da riva. Anche agli sportivo-ricreativi viene estesa la riduzione delle sanzioni sulle infrazioni che abbiano come oggetto le specie ittiche Tonno rosso (Thynnus thynnus) e Pesce spada (Xiphias gladius). Desideravo però contestualizzarla in un territorio diverso dal Trentino. ... Tutte le notizie sul mondo della pesca a spinning, pesca al colpo, pesca in mare, pesca a feeder, carpfishing, pesca a mosca. Io di solito uso come lenza madre uno 0.20 con uno shock leader conico da 15 mt … GARA NUMERO 155951 Prova 1 . 8, la marcatura obbligatoria del pescato per i pescatori sportivo-ricreativi, delle specie appartenenti al successivo allegato 1. Licenza Pesca in Mare a Pagamento Prevista nella Legge di Bilancio 2019? Get real time updates directly on you device, subscribe now. È un pescatore poliedrico, ambizioso, audace, amante delle sfide. 2) “La marcatura di cui al comma 1 consiste nel taglio alla base delle due pinne pettorali e del lobo inferiore della pinna caudale del pesce”. Contributo per l’effettuazione dell’attività di Pesca sportiva (Quadri 29/10/2018 ore 11.24) 1. Se questo articolo ti è piaciuto, seguici iscrivendoti ai feed RSS o ai nostri canali social. Il 29 ottobre è stata redatta l'ultima bozza per la legge di bilancio 2019 da parte del Governoin carica. Infatti è stata fondata da Andrea De Nigris il 12 marzo 2015…continua Direttore di Pescanet e di Pescare in Trentino. Chiudendo questo banner, scorrendo la pagina o cliccando su qualunque elemento acconsenti all'uso dei cookie. Ci sono delle regole da rispettare per pescare in maniera legale e non in qualsiasi modo. Hai già fatto il permesso di pesca ma non ricordi la password, Resetta la tua password da questo link: Di seguito alleghiamo il nuovo regolamento di pesca vigente a livello regionale, ecco il link da cui scaricare il pdf: Regolamento pesca regione lombardia. Sembra di no. Più difficile sarebbe se questa fosse invece inserita in una normativa esclusiva per la pesca dilettantistica. Una licenza creata all’interno di una normativa comune, espone al concreto rischio che i nostri soldi diventino un indennizzo per i professionisti. Chissà... speriamo di no. n° 1009 – D’Alessandro, Cenni, Cardinale (Partito Democratico) Si perchè che la licenza arriverà e sarà a pagamento, è argomento fuori di discussione, ci resta solo da dibattere sul “quando” ma, soprattutto, sul “come” dovranno essere utilizzati i proventi. Per i pescatori subacquei che invece pescano partendo da terra, la marcatura dovrà essere effettuata una volta tornati a riva. Ai fini della determinazione della sanzione si applicano le disposizioni del comma 6.”. Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Però, come sarebbe pescare in mare sapendo che in qualche modo ci sono anche ripopolamenti e zone di catch & release. Non si capisce bene perchè, al posto di un obbligo di marcatura generico per tutto il pescato del dilettante, si sia scelto invece di indicare solo alcune specie lasciandone fuori altre, pur molto ricercate dai non professionisti, ed escludendo anche serpentiformi, batoidei, selacei, tutti i crostacei e i molluschi cefalopodi. Ne approfitto per fare chiarezza attraverso una pubblicazione su Pescanet, che ha l'obiettivo di dare una risposta ai tanti interroga, Il prolungamento della quarantena da Covid-19 continua a imporci di restare a casa, nell'attesa che tutto si sistemi e le cose vadano per il meglio. Personalmente sono un pescatore e un professionista a favore della licenza di pesca in mare. In molti ci chiedono dove poter pescare i calamari ad eging da riva in Friuli. I mesi più freddi dell’anno che vanno da dicembre a febbraio sono riservati ai veri appassionati della pesca, che con sacrificio vanno incontro alla solitudine delle spiagge deserte e alle temperature pungenti perché sanno che il mare ha in serbo per loro delle sorprese. Una pesca sportiva in mare ricca di bracconaggio, reti sottocosta e totale penuria ittica.E voi, cosa ne pensate?
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