"State ancora a sentire. Sofeneto invece dovette pagare dieci mine, perché, dopo essere stato eletto, *** aveva svolto il compito con trascuratezza. 28 A quel punto Senofonte si trovò costretto a intervenire: "Soldati, io sì, sacrifico, come vedete, quante più vittime mi è possibile, nell'interesse vostro e nel mio, perché grazie alle mie parole, ai miei pensieri, alle mie azioni il successo e il prestigio possa arridere a voi e a me. Versione di greco: Senofonte, aiuto per la traduzione. 17 Il fatto accadde lo stesso giorno in cui ci siamo messi in marcia per venire fin qui. E allora io, l'ingannatore,.46 sarò solo e voi, gli ingannati, sarete quasi diecimila, tutti armati. Gli appunti dalle medie, alle superiori e l'università sul motore di ricerca appunti di Skuola.net. Un altro ripeté un discorso dello stesso tono, come pure tutti i soldati che intervennero dopo di lui. 26 Ma poiché i Greci non demordevano, anzi si facevano sotto compatti, i barbari presero la fuga e, a quel punto, tutti in massa abbandonarono la fortezza. Come potrei allora costringervi, con la forza o con un sotterfugio, a seguire la mia rotta, contro il vostro volere? Senofonte, figlio di Grillo del demo di Erchia (in greco antico: Ξενοφῶν, Xenophôn; 430/425 a.C. circa – Corinto, 355 a.C. circa), è stato uno storico e mercenario ateniese.. Fu scrittore poligrafo e del quale ci sono pervenute tutte le opere complete, una circostanza che ha fatto di lui una delle fonti maggiori per la conoscenza dei suoi tempi. A mio avviso, bisogna dislocare sentinelle intorno all'accampamento: se sorvegliamo a turno [divisi] e teniamo gli occhi aperti, per loro sarà più complicato prenderci in trappola. 5 Dopo di lui si alzò Senofonte e prese la parola: "Chirisofo dunque va in cerca di imbarcazioni, noi lo aspetteremo. 13 "Se non riuscissimo a procurarci un numero adeguato di navi", soggiunse, "mi pare il caso di imporre alle città del litorale di riparare le strade che, a quel che sentiamo, non sono facilmente transitabili. La combinazione di queste tre discipline in una sola prende il nome di triathlon, inteso come uno sport a sé stante perché le tre competizioni al suo interno devono svolgersi secondo un ordine fisso ed immediata sequenza. Allora Senofonte, pur senza accusare gli strateghi di averlo avvicinato, si espresse così: 5 "Soldati, mi è giunto alle orecchie che qualcuno mi calunnia andando in giro a dire che io, con l'inganno, medito di portarvi verso il Fasi. 25 Senofonte fece tesoro della lezione impartita dalla sorte e ordinò di incendiare anche le case sul lato sinistro, che erano di legno, per cui il fuoco attecchì in un attimo. 26 Eppure è bello, giusto, santo e dolce rammentare il bene più che il male. 11 Adesso sentiamo che alcuni di voi, penetrati in città con la forza, alloggiano nelle case e che voi, sempre con la forza, non con la persuasione, prendete i prodotti della terra di cui avete bisogno. Costui, tutt'altro che preoccupato di raccogliere nuove imbarcazioni, prese la fuga e uscì dal Ponto, con la nave. E tu: "Affari suoi. Marchant, E. C., Oxford, 1900. 6 Voi", proseguì, "sapete benissimo dove sorge il sole e dove cala e sapete pure che, se uno intende dirigersi in Grecia, deve far vela verso tramonto, mentre se vuole navigare verso le terre dei barbari, gli tocca andare dalla parte opposta, verso aurora. Bene, mi faccio da parte, comandino pure altri, a patto che diano chiara prova di agire per il vostro bene. 27 I Greci, durante il saccheggio, trovarono nelle case depositi di pane accatastato, che si passavano di padre in figlio, secondo quanto sostenevano i Mossineci. 26 Potete immaginarveli, i Cerasuntini? Essere più forti significa anche prendere i beni dei più deboli. E se la virtù avesse un corpo invisibile? 23 Io invece mi sono fatto incontro e ho chiesto che cosa stesse succedendo. 6 Ciò nonostante, non posso tacere quel che so, perché conosco bene la regione dei Paflagoni e la loro potenza. 10 Ma mentre eravamo lì, l'uomo piegò una gamba e i presenti cominciarono a gridare "È vivo!". Comunque i Greci votarono per il viaggio via mare. 7 Da quando Senofonte era in esilio, abitava a Scillunte, su un terreno concesso dagli Spartani [presso Olimpia]; Megabizo, che si era recato a Olimpia per assistere ai giochi, va da lui e gli riconsegna la somma depositata. 29 Un Misio - Misio di stirpe e di nome - prese con sé dieci Cretesi e si appostò nella macchia: fingevano di voler passar inosservati agli occhi del nemico, ma lasciavano balenare, a tratti, gli scudi, che erano di bronzo. Gli altri s'incamminarono via terra. 8 Un uomo era rimasto indietro, perché non ce la faceva più a muovere un passo. 13 Siccome nessuno si alzava, continuò così: "Uomini, ammetto di aver usato le maniere forti con qualcuno, per la sua indisciplina, in particolare con la gente che pensava solo a salvarsi grazie a voi, che procedevate nei ranghi e combattevate quando la situazione lo richiedeva, mentre loro non domandavano altro che rompere le righe e correre in avanti, per far bottino e prendere anche la vostra parte. 13 Alle sue parole i soldati si domandarono con stupore a che cosa alludesse e lo invitarono insistentemente a spiegarsi. 17 Non passò molto, che si levarono alte grida dall'interno e cominciò un fuggi fuggi: c'era chi teneva stretto tra le mani il bottino raccolto, ma ben presto comparve anche qualche ferito. 11 Quindi, scambiati i pegni di fedeltà, si allontanarono. 33 Sono del vostro stesso avviso, bisogna ritornare in Grecia. 10 Non sono altro che chiacchiere di gente stupida e invidiosa di me, perché godo della vostra stima. 26 "Finché non sarete giunti là", soggiunse,.45 "anch'io vi prometto la stessa paga di Timasione". 1 Da Cerasunte proseguì per mare chi già in precedenza aveva viaggiato su nave. 30 I Greci dunque pranzarono e ripresero ad avanzare, dopo aver consegnato la fortezza ai Mossineci che si erano battuti al loro fianco. 24 Vi farò poi da guida in terre da cui potrete trarre grandi ricchezze. 31 Ma poiché vedo che gli abitanti di Eraclea e di Sinope vi mandano le navi per salpare, tanto più che qualcuno vi promette il soldo a partire dalla luna nuova, l'idea migliore mi pare di trarci in salvo dove ci faccia comodo, tanto più che ci pagano solo per mettere al sicuro la nostra vita! 10 Insomma ritengo la vostra marcia non tanto dura, quanto assolutamente impossibile. Prendono con sé gli altri strateghi che avevano reso partecipi delle loro passate azioni - tutti, tranne Neone di Asine, che faceva le veci di Chirisofo, non ancora rientrato - e si recano da Senofonte, spiegandogli che avevano cambiato idea e pensavano, adesso che avevano le navi, di far rotta verso il Fasi e di insediarsi nel paese dei Fasiani. Tutti, uomini e donne, hanno la pelle bianca. 4 I peltasti, che precedevano di cinque o sei stadi gli opliti, dopo aver superato il burrone, videro un'infinità di armenti e di altre ricchezze e si precipitarono contro la fortezza. Non rimaneva niente da razziare, tranne qualche maiale, bue o bestiame d'altro genere che era scampato alle fiamme. Senofonte Anabasi, I,8 8-29 . 8 "Ci ha inviato in missione, soldati, la città di Sinope, innanzitutto per rivolgervi le nostre felicitazioni perché voi, Greci, avete sconfitto dei barbari e poi per condividere la vostra gioia, ora che siete qui sani e salvi, dopo tante.43 terribili traversie, secondo almeno quanto abbiamo udito. Dopo di che, stando al racconto dei Cerasuntini, si presentano tre anziani che venivano dalla fortezza e chiedevano di essere ammessi alla nostra assemblea. Erano dotati anche di asce di ferro. 23 A quel punto rappresentavano una grave insidia anche le incursioni verso le porte che davano l'accesso al baluardo: i nemici, infatti, gettavano dall'alto grosse travi di legno, per cui era rischioso tanto rimanere fermi quanto muoversi. Ma ci sbarrano il passo genti che, ci è giunta voce, sono vostre nemiche. Se invece bisognava proseguire per mare, il loro aiuto pareva addirittura indispensabile: erano ritenuti i soli in grado di fornire imbarcazioni sufficienti per l'esercito. Precedente Successiva. Io non lo porto più". 4 E poiché lo sollecitavano a esprimere il proprio consiglio, invocò gli dèi e disse: "Se riuscissi a suggerire la proposta che mi pare migliore, anche a me verrebbe tanta prosperità; in caso contrario, tante disgrazie. La dura disciplina degli spartani versione latino traduzione dal libro Lingua Magistra vol. 3 Allora Timesiteo spiega che i Mossineci erano un popolo diviso da rivalità e che le genti del versante opposto erano nemiche di queste. 25 Poi Torace [il beota], che non smetteva di rivaleggiare con Senofonte per il comando, si alzò e disse che, se avessero lasciato il Ponto, sarebbero pervenuti nella regione del Chersoneso, rigogliosa e ricca: se proprio qualcuno lo voleva, poteva insediarsi lì; chi non voleva, avrebbe proseguito per la patria. Gli arcieri e i peltasti li costrinsero a ripiegare. 4: Serse naviga sulla terra e marcia sul mare: Qualità morali di Ciro: Sotto la neve tra i villaggi Armeni "Non dobbiamo perderci d'animo!" I Mossineci, fidando nelle loro fortezze, risposero che non avrebbero concesso via libera. Desisto dalle mie precedenti intenzioni e, a chi mi aveva avvicinato per garantirmi il suo appoggio, dico che è meglio desistere. Avvampò in preda alle fiamme tutta la città, con case, torri, steccato e tutto il resto, salvo la rocca. Sono momenti in cui basta il benché minimo errore, e tutto va a catafascio. Alle domande, chi si slanciava all'esterno rispondeva che dentro c'era una rocca e una moltitudine di nemici, che con una sortita avevano aggredito i Greci entro le mura. Si recò di persona al di là del burrone e, insieme ai locaghi, operò un sopralluogo, per vedere se fosse meglio ritirare i soldati che si trovavano già oltre il burrone oppure condurre sull'altro versante anche gli opliti, nella convinzione che la fortezza potesse cadere. Attorno correva un burrone fortemente scosceso, per cui l'accesso alla roccaforte risultava arduo. SALVATORE FRANCONE L’ANTICA terra di KEMET. 21 Udite tali parole, i mercanti riferirono nelle loro città. 22 I Cerasuntini, visto quanto era accaduto nella loro città, in preda al pànico fuggono verso le navi. è una versione di greco da Senofonte.. è di quarta ginnasio e inizia con.. o kuros epì ton euzraten potamon ekei.. vi prego aiutatemiii!! 1 Poiché Chirisofo non era ancora rientrato e navi non ce n'erano a sufficienza ed era venuta meno la possibilità di vettovagliamento, si decise di partire. S'incamminarono, tenendo gli arcieri all'interno delle schiere [incolonnate], un po' arretrati rispetto alla linea degli opliti. Visto che volete proseguire per mare, aspettate fino al mio rientro. Quando la tempesta di neve si era fatta più intensa, anch'io, un giorno, mentre aspettavo dei compagni che preparavano i bagagli, sono rimasto seduto per parecchio tempo e poi mi sono accorto che faticavo a rialzarmi e a distendere le gambe. Pagò comunque il prezzo della sua colpa, più tardi: quando era in Tracia, invischiato in loschi traffici alla corte di Seute, venne ammazzato per mano di Nicandro il lacone. Parlava così perché era al corrente delle promesse fatte dagli abitanti di Eracla e di Sinope a Timasione, perché convincesse i Greci a prendere il largo. Si separarono e cominciarono l'opera di persuasione. 35 Su suggerimento di Senofonte e per concorde approvazione degli indovini, si decise di purificare l'esercito. Ma la luce del giorno lo sorprende ancora in marcia, per cui la gente della fortezza si raduna e, colpendo dall'alto delle salde postazioni con una gragnuola di proiettili, uccide Cleareto stesso e parecchi altri, mentre pochi riescono a ripiegare su Cerasunte. 13 Avevano indosso chitoni corti che arrivavano quasi all'altezza delle ginocchia, di spessore simile ai sacchi di lino usati per le coperte. 16 Ricevettero anche una triacontere, cui fu preposto l'ateniese Policrate, che ricondusse all'accampamento tutte le navi che gli riuscì di catturare. Anche adesso ho celebrato un sacrificio con uno scopo ben preciso, per vedere se fosse opportuno cominciare a esporvi e attuare i miei intendimenti oppure se fosse meglio non mettere neppure mano all'impresa. Il tempio somiglia, anche se in piccolo, al santuario di Efeso, e anche la statua della dea è identica, salvo che è in legno di cipresso anziché in oro, come a Efeso. Arrivati al campo, esposero le loro ragioni; prese la parola Ecatonimo, che aveva fama di valente. 28 Vennero scovati anche pezzi di delfino, conservati in anfore e sotto salamoia, nonché vasi di grasso di delfino: i Mossineci lo impiegano come i Greci l'olio. 25 I Cerasuntini, quando li vedono muovere nella loro direzione, ritenendo senz'altro di essere il bersaglio, se la danno a gambe e si gettano in mare. 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