PLIN ROMAGNOLI

In questa ricetta si butta solo l’osso.. e il guscio dell’uovo!!
Nel suo post Elisa racconta che un tempo, per realizzare i ravioli, nelle famiglie povere si utilizzavano gli avanzi e quello che c’era in casa in quel momento, di certo io non ho seguito alla lettera questo esempio ma ho voluto usare un taglio di carne che seppur di razza tipica, è tra i più economici e non ho scartato quasi nulla di quello utilizzato per la realizzazione della ricetta.
Per quel che riguarda la pasta, non so se sia sufficientemente sottile ma giuro che il mio mattarello non ha mai visto sfoglia più fine.. questa volta il ripieno non traspare perchè è col carne!!

Da fiera romagola che sono non perdo occasione per insinuare un po’ della mia terra in ogni ricetta e per questo ho pensato a dei plin che sanno di Romagna, nell’insieme il gusto è saporito e deciso, personalmente ne sono rimasta soddisfatta, anche perchè io amo la pasta ripiena, generalmente è la mai prima scelta anche al ristorante, sarà che sono cresciuta a forza di cappelletti… che brutta infanzia!!

 

PLIN ROMAGNOLI
per 5 persone
per la pasta
4 uova
2 tuorli
400 g di farina 0 biologica
per la carne
450 g di punta di petto di Vitellone bianco di razza tipica romagnola
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
2 spicchi d’aglio
1 rametto di rosmarino
sale grosso
per il ripieno
150 g di punta di petto privata dell’osso e del grasso
25 g di scalogno pesato pulito
20 g di Sangiovese superiore
250 g di Squaquerone
80 g di Parmigiano Reggiano
per il condimento
1 rametto di rosmarino
250 g di Sangiovese Superiore
2 cucchiai di fondo di cottura della carne senza grasso
2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
1 cucchiaino di aceto balsamico di Modena
1 cucchiaino di miele d’acacia
grasso di cottura della carne

 

La sera prima, scaldate bene una padella senza grassi e rosolatevi la bistecca di punta di petto da entrambi i lati, trasferitela in una teglia da forno con due cucchiai di olio extravergine d’oliva, due spicchi d’aglio in camicia e un rametto di rosmarino intero, salate con poco sale grosso. Cuocete per 30 minuti, a metà cottura circa irrorate con 1/2 bicchiere d’acqua. Terminata la cottura mettete da parte la carne e filtrate tutto il sugo, conservatelo poi in una tazza, buttate l’aglio e tenete da parte il rosmarino. Il mattino seguente il grasso si sarà rappreso e sarà tutto in superficie, prelevatelo dividendo la parte magra da quella grassa e tenetele da parte entrambe.
Preparate la pasta lavorando la farina con le uova e il tuorlo (La ricetta di Elisa prevede un solo uovo grande intero e due tuorli per 200 g di farina, ma il mio impasto risultava troppo asciutto per realizzare una pasta ripiena, per questo motivo dovete regolarvi in base appunto, alla grandezza delle uova, il mio consiglio è quello di tenere sempre da parte un po’ di farina dal totale, ad aggiungerla se la pasta fosse troppo appiccicosa, farete sempre in tempo) Una volta formato un composto liscio e omogeneo avvolgetelo nella pellicola da alimenti e lasciatelo riposare almeno 15-20 minuti.
Nel frattempo preparate il ripieno, tagliate a rondelle sottili lo scalogno e fatelo rosolare in padella con un pò del grasso avanzato dalla cottura della carne, dopo qualche minuto sfumate con il Sangiovese, quando sarà evaporato togliete dal fuoco. Tagliate la carne a dadini eliminando l’osso, il grasso ed eventuali nervi, frullate il tutto assieme all’albume avanzato dalla preparazione della pasta e agli aghi di rosmarino che avevate tenuto da parte dalla cottura dell’arrosto aggiungete lo squaquerone, il parmigiano e lo scalogno. Frullate tutto creando un composto omogeneo.
Riprendete la pasta, stendetela molto sottile, dividete la sfoglia a metà, una parte piegatela su se stessa e tenetela da parte sotto un canovaccio per evitare che si secchi troppo. Tagliate delle striscie larghe circa 10-12 centimetri e disponete nel mezzo dei mucchietti di ripieno (la quantità deve essere come di una grossa nocciola), distanti tra loro 1 centimetro, ripiegate la pasta su se stessa e date il pizzicotto tra un mucchietto e l’altro sigillando la pasta, con la rondella eliminate la pasta in eccesso su davanti, ora passate con una rondella tra i mucchietti partendo sempre da dietro i plin, la parte intera senza la giuntura.
Disponete la pasta su un piano infarinato e fatela riposare per circa mezz’ora.
Preparate la salsa, mettete il Sangiovese nella padella dove avete cotto lo scalogno, unite un rametto di rosmarino e fate ridurre fino ad ottenere due cucchiai di liquido. Quando è ancora ben caldo incorporatevi il parmigiano e il miele, fate sciogliere bene, unite poi due cucchiai del sugo di cottura della carne e l’aceto balsamico. Cuocete pochi minuti i plin in acqua bollente salata, scolateli e conditeli con il grasso di cottura della carne, impiattate e irrorate con quattro o cinque cucchiai di salsa al Sangiovese, a piacere spolverate con poco Parmigiano Reggiano.

 

 

con questa ricetta partecipo all’ MTC  di settembre



TORTA CREMOSA AL CIOCCOLATO E PRUGNE AL SANGIOVESE

A Ravenna tutti gli anni in questo periodo, quest’anno per la precisione il 9-10-11 novembre, si svolge la manifestazione GiovinBacco Sangiovese in Festa.
Durante le tre giornate sarà possibile partecipare a laboratori, incontri, acquistare prodotti gastronomici tipici della zona e naturalmente degustare  i migliori Sangiovesi della Romagna.
Al termine, verrà premiato il miglior Romagna Sangiovese Riserva 2009 tra quelli in competizione.
Anche quest’anno GiovinBacco in collaborazione con Ravennanotizie.it, organizza il concorso “vinci e brinda con noi!” che consiste nel realizzare una ricetta che contenga vino Sangiovese.
Io ho deciso di partecipare con questa ricetta che trovo sia riuscita fantastica, sono partita da una confettura di prugne al sangiovese  che ho utilizzato per realizzare la torta, con il vino rimasto dalla macerazione ho realizzato una salsa mou che alleggerita con la panna è diventata un’ottima mousse dal sapore di vino, prugne e cannella.

 

 

TORTA CREMOSA AL CIOCCOLATO E PRUGNE AL SANGIOVESE
CON MOUSSE AL CARAMELLO DI SANGIOVESE
per uno stampo 20×10
*per la confettura di prugne al Sangiovese
250 gr di prunge rosse
100 ml di vino Sangiovese superiore
125 gr di zucchero+1 cucchiaio
cannella
**per il mou di Sangiovese
 liquido di macerazione delle prugne
2 cucchiai di panna fresca
per la torta
80 gr di cioccolato
80 gr di burro
85 gr di zucchero
2 uova
10 gr di farina
*150 gr di confettura di prugne al Sangiovese
per la mousse al caramello di Sangiovese
**50 gr di mou al Sangiovese
150 gr di panna fresca

 

Per la confettura: tagliate le prugne a piccoli pezzi e metteteli in una ciotola con il vino, i 125 gr di  zucchero e poca cannella, lasciate macerare per circa 20 ore. Scolate le prugne e mettetele in una casseruola con un bicchiere del vino di macerazione e un cucchiaio di zucchero. Lasciate cuocere circa un’ora e fate raffreddare.
Contemporaneamente fate ridurre il restante vino finchè raggiungerà la consistenza del mou, aggiungete due cucchiai di panna fresca e mescolate bene. Lasciate raffreddare, montate la rimanente panna con un pizzico di sale e unitela delicatamente al mou di Sangiovese.
Per la torta: sciogliete il cioccolato fondente con il burro, unite lo zucchero e laciate intiepidire, unite poi un uovo per volta incorporandoli bene. Infine mettete la farina e la confettura di prugne al Sangiovese. Inburrate lo stampo e versate l’impasto. Cuocete a 160 gradi per circa 20 minuti. Fate attenzione che la parte centrale rimanga molle, quindi non del tutto cotta.
Lasciate completamente raffreddare, sfornate farcite con la mousse e decorate con il restante mou di Sangiovese.

 




TORTINE FRANGIPANE AL SAMBUCO E SANGIOVESE

E’ per la prima volta che mi appresto a partecipare all’ MTC, sinceramente ne sono venuta a conoscenza da poco, anche perchè il mio blog ha circa due mesi di vita, vedevo tutte queste ricette di crepè.. crepè di ogni tipo, dolci, salate, torte di crepe, involtini… tutte con la ricetta della stessa persona e mi chiedevo se fossero tutte state contagiate dalla crepemania.. allora son andata leggeremente a fondo e sono approdata da Alessandra e Daniela, mi sono letta bene il regolamento e ho chiesto di partecipare… poi ha vinto Ambra e come tante di voi ho iniziato a tremare e ho pensato.. “mannaggia a me, mi lancio sempre in ste cose senza pensare tanto poi vedrai con che ricetta dovrò scontrarmi.. potevo aspettate un po”.. è che il tema delle crepe mi piaceva tanto e quindi presa dall’entusiasmo mi son buttata!!! Alla fine però son contenta perchè a dispetto di tutti i pensieri Ambra a proposto un dolce che sinceramente ho già fatto e poi adoro le mandorle.. quindi all’opera!!!
Ho pensato di contrastare il sapore dolce del frangipane con l’aspro del limone e della confettura di bacche di sambuco al sangiovese.. questa particolarissima confettura, dolce e leggermente aspra, l’ho comprata in una macelleria-gastronomia ed è buonissima specialmente abbinata alla ricotta.
MAI AVUTO UNA RICETTA CON UN TITOLO COSI’ LUNGO  O.o e ho evitato di scrivere “su crema inglese”!!!

TORTINE FRANGIPANE 
CON CONFETTURA DI BACCHE DI SAMBUCO  AL SANGIOVESE
E RICOTTA AL LIMONE
 per circa 10 tortine
per la frolla
250 gr di farina debole
140 gr di burro
90 gr di zucchero a velo
80 gr di tuorli
un pizzico di sale
scorza grattugiata di un limone
per la crema frangipane di Ambra
100 gr di burro appena ammorbidoto
100 gr di zucchero semolato
100 gr di farina di mandorle
1 uovo
30 gr di fecola di patate/maizena
per la crema inglese
40 gr di tuorli
30 gr di zucchero
80 ml di latte
vaniglia

 

1 vasetto da 90 gr di confettura di bacche di sambuco al sangiovese
150 gr di ricotta dolce al limone
10 mandorle
Per la frolla, impastate assieme il burro con lo zucchero a velo, unite poi i tuorli e quando saranno assorbiti la farina il sale e la scorza del limone. Mettete a riposare in frigo per un’ora, riprendete la pasta stendetela ad un’altezza di 3 mm e tagliate dei cerchi da circa 15 cm, rimettete in frigo per 30 minuti.
Nel frattempo preparate la crema frangipane, montate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema spumosa, aggiungete l’uovo appena sbattuto, incorporate la farina di mandorle poco per volta e la maizena, sempre continuando a montare.
Preparate ora la crema inglese, in una ciotola sbattete assieme lo zucchero e i tuorli, mettete a scaldare il latte poi unitelo ai tuorli, rimettete tutto sul fuoco e mescolate continuamente cuocendo fino a 82°, se non avete il termometro controllate appena la crema inizia a “muovere” e comunque prima che inizi a sobbollire, togliete dal fuoco e continuate a mescolare per 1 minuto. Mettete in una ciotola coperta da pellicola e fate raffreddare!
Prendete i vostri dischi di frolla e foderate degli stampi monoporzione o, come nel mio caso, le cupolette dello stampo multiporzioni in silicone da 6 cm. Sul fono versare un cucchiaino abbondante di confettura poi mettete uno strato di ricotta al limone sbricciolata e infine un cucchiaio abbondante di creama frangipane, mettete a cuocere a forno statico a 180° per 25 minuti circa. A metà cottura mettete una mandorla al centro di ogni tortina.
In un piatto mettete, col pennello da cucina, poca confettura di bacche di sambuco, al centro versate un cucchiaio di crema inglese e disponete sopra il vostro tortino, spolverate con poco zucchero a velo!!

 

con questa ricetta partecipo al contest
MTC DI MENU TURISTICO