A partire dagli anni 2000 gli arresti, le condanne e il regime penitenziario del 41 bis indebolirono molto le figure di Schiavone e Bidognetti consentendo l'ascesa di due boss già condannati all'ergastolo ma latitanti: Michele Zagaria e Antonio Iovine. l'iniziatore delle vicende del sodalizio camorristico di, è la trasformazione da lui attuata al modo di agire del clan. , affiliati storici prima dei Bardellino e poi dei Casalesi, con attività prevalentemente nelle città di. aveva avuto ordine dai Nuvoletta su mandato di Riina di uccidere Buscetta, circostanza che non portò a termine in quanto era molto amico del boss siciliano (condividevano lo stesso villino in Brasile durante la latitanza) e non accettava, oltre a non fidarsi, la supremazia dei fratelli Nuvoletta con l'interferenza dei siciliani. Il 22 Gennaio 2021, i Carabinieri del R.O.S. Il 30 settembre 2008, durante una maxioperazione contro il clan dei Casalesi, viene arrestata anche sua moglie, Giuseppina Nappa, successivamente rilasciata. Nell'agro aversano era storicamente presente la camorra legata al controllo del mondo agricolo, in particolare nella zona dei Mazzoni[9], ossia una zona della provincia di Caserta situata tra i bacini del Volturno e dei Regi Lagni. Nella guerra di camorra che oppone don Raffaele Cutolo ai clan emergenti della provincia, si fa strada O'Malese, giovane, spregiudicato, affamato di potere. Da. Il dominus dei reati associativi legati al riciclaggio, ... (Casapesenna) e per gli investigatori da lì si occupava degli affari del clan dei Casalesi fazioni Zagaria Schiavone. La circostanza, tuttavia, non è mai stata acclarata, poiché il corpo di Bardellino non venne mai ritrovato. Dalla Spagna in Italia, riciclando denaro «sporco» in una società per noleggio di auto e moto. Un anno prima il suo direttore, sempre Aldo Ferrucci, venne arrestato dalla criminalpol di Napoli con l'accusa di far parte del clan Bardellino. Camorra, affari del clan dei casalesi nel settore alimentare, coinvolto anche l'erede del boss di Raffaele Sardo Operazione "Scettro" dei … Tali azioni permisero di intentare un processo, il processo Spartacus, di cui invero la stampa non si occupò molto. Clan dei Casalesi, 12 misure cautelari. dite la vostra. L'operazione condusse nel 1993 all'arresto di Bidognetti, e nel 1998 di Schiavone. Firenze: 34 misure cautelari, operazione anticamorra contro il clan dei casalesi. Ricevuta la telefonata dal Brasile dell'avvenuta morte del capo. L'organizzazione, con il tempo, si era poi gradualmente interessata all'attività edilizia. Lo dimostrano l'arresto di Nicola Schiavone, figlio maggiore di Francesco, avvenuto il 15 giugno 2010, visto come reggente del gruppo e mandante del triplice omicidio di Francesco Buonanno, Giovanni Battista Papa e Modestino Minutolo,[47] seguito dall'arresto di Francesco Barbato o' sbirro, considerato a sua volta reggente del clan dopo l'arresto di Nicola. Ciò è in particolar modo avvenuto tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80 per svariati motivi, tra i quali la bellezza delle località turistiche, che suggeriva ai boss il luogo dove trascorrere le vacanze e dove trasferire i propri familiari lontano dai paesi d'origine, soprattutto nei periodi "caldi". Tra gli arrestati anche un dirigente e architetto del Comune. Il clan dei Casalesi è un potente sodalizio camorristico originario di San Cipriano d’Aversa, e formato nella seconda metà del XX secolo. Dalle visite al figlio al bar, è caccia a chi protegge il latitante dei Casalesi Scuola, Speranza convova il Cts per la riapertura: tra le ipotesi il rinvio della didattica in presenza Visita il sito 1980. , suo fidato consigliere negli affari di droga. Originario di San Cipriano d’Aversa, fu formato nella seconda metà del XX secolo. Quella di Francesco Sandokan Schiavone è una storia che tutti conosciamo, se ne è fatto un gran parlare negli ultimi anni, specialmente a seguito del successo del libro di Saviano, Gomorra. Il dato emerge da indagini avviate da tre procure antimafia: Palermo, Roma e Napoli. L'attività di contrasto al clan dei casalesi da parte delle polizia italiana e della magistratura italiana ha acquisito progressivamente maggiore intensità, soprattutto dopo la collaborazione di alcuni pentiti che condusse al processo Spartacus nel 1998. In questi anni, precisamente nel 1994, i casalesi uccisero il sacerdote Giuseppe Diana, parroco di Casal di Principe, colpevole secondo l'organizzazione di aver criticato la camorra. In sostanza, la banca andò in rovina in quanto aveva "prestato", tra il 1980 e il 1981, 5 miliardi di lire alla Maurice che, essendo una società espressione dell'economia camorrista, fallì. Filippo, con l'aiuto dei fratelli Nicola e Mario Francesco, ma anche di Paolo Siciliano e Alfonso Ottimo, avrebbe diretto i profitti del clan Zagaria verso il … C’erano anche dei percettori del reddito di cittadinanza, tra le persone che avrebbero contribuito al sistema di riciclaggio di denaro che favoriva il clan dei Casalesi, scoperto dalla Dda di Firenze nell’ambito dell’inchiesta che oggi ha portato all’esecuzione di 34 misure cautelari. L'organizzazione risulta molto attiva anche sotto l'aspetto imprenditoriale, tanto che nel 2008 tentò addirittura di acquisire quote societarie della Società Sportiva Lazio, tramite l'ex calciatore Giorgio Chinaglia. Bardellino spesso si recava in Brasile e a Santo Domingo. Il 10 dicembre 2015 le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, hanno svelato un complesso sistema criminale finalizzato al riciclaggio dei proventi illeciti da parte degli indagati, tra i quali spiccano amministratori locali ed esponenti dell'imprenditoria casertana. Redazione - 22 Gennaio 2021. Con l'omicidio di Antonio Bardellino nel 1988 si determina un vortice di vendette con numerosi omicidi tra San Cipriano d'Aversa e Casal di Principe, tanto che questi comuni ottennero, in quegli anni, il primato di area urbana col più alto tasso di omicidi d'Europa. La vittima fu freddata dai suoi assassini mentre era alla guida di una Smart, in via Castagna: aveva tradito l’organizzazione criminale. Secondo i collaboratori di giustizia, Mario Iovine si recò a casa di Bardellino in Brasile e qui lo uccise con un martello. Quando costoro gli palesarono la volontà di stringere una pace col boss di, (maturata dopo lo scotto terribile determinato dalla "strage di Torre Annunziata"), i rapporti fra Riina e i, soleva spesso trascorrere la propria latitanza all'interno della tenuta dei. CASO DI MALAGIUSTIZIA. Successivamente alla condanna, il 28 giugno 2008, viene trasferito nel carcere di Opera, dove rimane sotto il regime del 41 bis, ossia il carcere duro. Rilevati affari nella. Facebook. Quello che vi chiediamo è di dire la vostra su un eventuale pentimento ed una relativa collaborazione con la giustizia dello stato italiano, Francesco Schiavone, detto Sandokan, deve pentirsi? Il clan dei Casalesi, tramite complici e prestanomi, aveva un ruolo di primo piano nel settore della grande distribuzione alimentare nel Casertano: lo hanno scoperto i … e di suo fratello Enzo. Il capomafia latitante Matteo Messina Denaro, insieme ad altri boss corleonesi, ha avviato affari con il clan dei Casalesi. Nel 2015 il fulmine a ciel sereno: viene … In seguito anche il sindaco verrà arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa, oltre a quest'ultimo anche il sindaco di Orta di Atella, Angelo Brancaccio e Sergio Orsi imprenditore di Casal di Principe. Arrestato prima nel 1990 e poi l'11 luglio 1998 in un bunker del suo paese natale, è stato condannato all'ergastolo per associazione di tipo mafioso. , insospettabile imprenditore attualmente collaboratore di giustizia, che fungeva da prestanome di Bardellino. Probabilmente Iovine usò per l'omicidio un martello da muratore. Anche il suo cadavere non venne mai ritrovato, probabilmente fu gettato in un canale poi cementificato. Le indagini, i sequestri e gli arresti susseguitisi negli anni dimostrarono il legame tra la discoteca e la malavita. I rituali di affiliazione rimasero, come pure gli omicidi, ma il salto di qualità fu rappresentato dalla continua infiltrazione nell', legale dei capitali provenienti dai traffici illeciti. 41 bis della legge sull'ordinamento penitenziario. 1980. Il loro compito era di prelevare contanti per il clan in cambio di pochi euro. Ricevuta la telefonata dal Brasile dell'avvenuta morte del capo, Francesco Schiavone invitò Salzillo ad un incontro con tutti i maggiorenti[36]dell'organizzazione. Nella guerra di camorra che oppone don Raffaele Cutolo ai clan emergenti della provincia, si fa strada O'Malese, giovane, spregiudicato, affamato di potere. Clan dei Casalesi. Il capomafia latitante Matteo Messina Denaro, insieme ad altri boss corleonesi, ha avviato affari con il clan dei Casalesi. Genovese Pagliuca: venticinquenne ucciso il 19 gennaio 1995 perché alla ricerca della sua ragazza, rapita da Angela Barra, amante del boss Francesco Bidognetti e capozona di, Francesco Salvo: cameriere, morì il 20 marzo. Da. Tale notizia è completamente falsa, priva di ogni fondamento e riscontro, e ignora le dichiarazioni della totalità assoluta dei collaboratori di giustizia. Il Clan dei Casalesi è uno dei più potenti clan camorristici e una delle più potenti organizzazioni criminali al mondo. [46] Il gruppo di Bidognetti venne quasi distrutto, soprattutto dopo l'arresto di Giuseppe Setola, allora reggente del gruppo e colpevole della strage di Castel Volturno, dove vennero uccise sette persone a colpi di AK-47. - AgoraVox Italia, http://media.bol.it/media/manmedia/9788804621386.pdf, Camorra Arrestato reggente clan Schiavone di Casal di Principe, "Casalesi, catturato il superboss Antonio Iovine: è stato tradito dalla voglia di panettone. I collaboratori di giustizia riferirono che, quando una di queste spedizioni venne intercettata dalle autorità antidroga, Bardellino telefonò a John Gotti e successivamente ai Genovese, affermando che il business non si sarebbe di certo fermato e che avrebbe mandato una quantità di stupefacente pari al doppio di quella sequestrata. , secondo le versioni ufficiali, sarebbe stato ammazzato nel, nel suo villino a Buzios, località alla periferia di. Stefano Ostento, ex presidente del Blu Volley Quarrata. Entra quindi di diritto nella storia del clan dei Casalesi, divenendone il boss assoluto.Biografia. Mentre i fratelli Zaza e Nuvoletta erano legati ai. Il prefetto di Caserta, Arturo De Felice, ha sospeso dalla carica il sindaco di. La zona sud della provincia di Latina anticamente era parte integrante della Terra di Lavoro: quindi per le comuni origini e affinità culturali città come Fondi, Formia, Gaeta, Minturno, Castelforte e Santi Cosma e Damiano sono stati luoghi di insediamento camorristico di diverse organizzazioni criminali provenienti dalla provincia di Caserta. [62] Il clan è inoltre attivo anche nel traffico di eroina e cocaina,[2] con diversi boss di cosa nostra statunitense della famiglia Gambino di New York, John Gotti e con la famiglia Genovese soprattutto nell'ambito della fornitura di stupefacenti. Firenze: 34 misure cautelari, operazione anticamorra contro il clan dei casalesi. Anche il suo cadavere non venne mai ritrovato, probabilmente fu gettato in un canale poi cementificato. L’INTERVISTA/Terza parte. [49] Dal 2011 la reggenza del Clan viene affidata alla famiglia Iavarazzo di Villa Literno, già imparentati con gli Schiavone. [43], Durante gli anni del processo il pentito Carmine Schiavone sembrò rivelare che ci sarebbe stato un piano del clan per uccidere lo scrittore Roberto Saviano entro il 25 dicembre del 2008. In un summit a Formia Bardellino, alla presenza di Pasquale Galasso, Giacomo Cavalcanti ed Enzo Moccia, stabilì l'attacco alla masseria dei Nuvoletta a Poggio Vallesana. (Casal di Principe, 6 marzo 1953) è un criminale italiano. Il 10 luglio 2012 Maxi-sequestro da un miliardo di euro tra aziende, immobili e ristoranti. Le porte del carcere si sono aperte per ventiquattro persone, mentre quattro sono destinatari di misure restrittive, tra cui l'ex sindaco del comune casertano, Nicola Pagano. Altro settore per favorire il riciclaggio di denaro di provenienza illecita, era quello dei locali notturni, accertato già nel 1982 nell'ambito del procedimento penale riguardante il fallimento della società Maurice, proprietaria della discoteca Seven Up, titolare della quale risultava Aldo Ferrucci.[31]. Antonio Bardellino, di San Cipriano d'Aversa, nel 1974 faceva ancora il carrozziere[21], per poi dedicarsi alle rapine, in particolare a quelle dei TIR e ai furti sui treni merci. Il 14 gennaio 2013 vengono confiscati beni per novanta milioni di euro nel Lazio e in Campania. e le famiglie Inzerrillo, Buscetta, Badalamenti, Bontate. [54] Secondo una stima della Direzione nazionale antimafia il fatturato risultante delle aziende controllate dal clan e dei traffici illeciti si aggirerebbe attorno ai 30 miliardi di euro[55]. [Interrogatorio di Schiavone Carmine del 28 maggio 1993, pag.20]. Google+. [35], Non scampò alla morte neanche il nipote di Bardellino, Paride Salzillo, colui che gestiva sul territorio gli affari malavitosi per conto dello zio. L'incidente comportò la fine della discoteca Seven Up, che non riaprì mai più. Investimenti immobiliari ‘sospetti’ anche nella provincia di Isernia, riferibili a personaggi del clan dei Casalesi già attenzionati dalla direzione antimafia di Firenze che ieri mattina all’alba ha coordinato l’Operazione Minerva, portata a termine dai militari del Comando provinciale di Firenze delle Fiamme Gialle e dallo Scico di Roma. . « Dopo un summit è uscito da un palazzo circondato da otto guardaspalle ed è fuggito a bordo di una 127 blindata. L'arresto è avvenuto in una villetta bunker a Casal di Principe dagli agenti della Squadra Mobile di Caserta, , è stato tra i primi affiliati campani a, . Nonostante il duro regime carcerario, nel gennaio 2010 Schiavone riuscì a incontrare il boss di Cosa nostra Giuseppe Graviano durante l'ora d'aria, creando grande allarme tra i magistrati napoletani. Twitter. Il dato emerge da indagini avviate da tre procure antimafia: Palermo, Roma e Napoli. Caserta - Il clan dei Casalesi avrebbe messo da anni le mani sul settore della distribuzione alimentare, tra le province di Caserta e Napoli. di Paolo Padoin - mercoledì, 20 Gennaio 2021 07:54 - Cronaca, Economia. Lo strapotere del boss infastidiva gli altri capi-clan che decisero di eliminarlo utilizzando un subdolo stratagemma: spinsero Bardellino a ordinare l'uccisione di Domenico Iovine, dopodiché indussero il fratello di Domenico, Mario, ad uccidere per vendetta Bardellino stesso. Questo atteggiamento gli valse la condanna a morte; infatti nei suoi ultimi anni di vita, dopo la scarcerazione "facile" in, , altro episodio che lo rese famoso ed imprendibile, passava più tempo all'estero (, Anche lo scontro con i Nuvoletta si risolse a suo favore; si rese protagonista dell'attacco alla masseria di famiglia dei, , nel quale rimase ucciso uno dei fratelli. Il 27 giugno 2013: operazione "Rischiatutto", sequestro di beni per 450 milioni di euro tra cui sale bingo, sale scommesse, auto di lusso, terreni, fabbricati e rapporti bancari. (Prima Pagina News) | Mercoledì 20 Gennaio 2021 I plurimi reati contestati sono l’associazione per delinquere (416 c.p. C'è chi invece afferma che non conti più a niente e stia chiuso nel suo silenzio solo per una questione d'onore. L’imprenditore edile di 61 anni originario di … Il Tribunale di Napoli Nord ne ha dichiarato la morte presunta il 14 giugno 1988. Questi ultimi, non appena il giovane si presentò, disarmarono il ragazzo, lo informarono della morte dello zio e gli preannunciarono la morte; Salzillo, pietrificato, venne fatto sedere e fu strangolato con una corda di plastica. Arrestati Carmine e Nicola Schiavone, Camorra. Attualmente Sandokan è in carcere, sconta un'ergastolo, sottoposto al regime del 41bis, regime che tutte le persone di buon senso definiscono "contrario" ai più elementari diritti umani. Se Bardellino morì, morì per mano di, , a titolo di vendetta per l'assassinio di suo fratello. PARLA LORENZO DIANA, già Senatore della Repubblica (tre legislature), minacciato e condannato a morte dalla camorra casertana. WhatsApp. Il 10 marzo 2015, operazione "Spartacus Reset", in un blitz congiunto anche in altre province in tutta Italia, vengono arrestati quaranta indagati, affiliati al clan. Questi clan familiari negli anni '70 si erano legati alla Nuova Camorra Organizzata fondata nel 1970 da Raffaele Cutolo, che era riuscito a federare anche altri clan minori dell'Agro aversano. Infatti, nel 1979 a Formia veniva registrata la Immobiliare Tirreno Sud, di cui erano soci lo stesso Ernesto Bardellino, i fratelli Alberto e Benito Beneduce e Giuseppe Natale. A capo dell’organizzazione criminale il nipote del boss Michele Zagaria, che aveva una posizione dominante nel settore della distribuzione. , originario di Casal di Principe, organico del clan Bardellino e poi dei Casalesi, capo - regime di Cassino. Boss assoluto del clan camorristico dei Casalesi. Il potere e il comando del clan fu assunto da Francesco Schiavone[39][40] e da Francesco Bidognetti[41]; anche se era il primo il boss principale. Il fratello Ernesto rappresentava il braccio operativo che sul territorio concretizzava il reinvestimento dei capitali di provenienza illecita. Quest'ultimo aveva ottenuto dalla Banca Popolare del Golfo prestiti consistenti, senza però fornire alcuna garanzia: la facilità con cui Ferrucci ottenne liquidità spostò l'attenzione degli inquirenti sui massimi vertici dell'istituto di credito locale che, al termine degli accertamenti investigativi giudiziari, risultò pesantemente infiltrato dalla criminalità organizzata. Delle nuove affiliazioni doveva, comunque, informare Saro Riccobono.[22][23]». di Paolo Padoin - mercoledì, 20 Gennaio 2021 07:54 - Cronaca, Economia. Il 19 giugno 2008, con la conclusione del processo, viene condannato definitivamente alla pena dell'ergastolo, insieme ad altri componenti del clan dei Casalesi. Uno dei sequestri più ingenti contro le mafie italiane. Tra le 28 misure di custodia cautelare c'è anche quella per il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo e per l'imprenditore Alessandro Falco che si erano prima resi irreperibili ma si sono consegnati di loro spontanea volontà nei giorni successivi al blitz. Carmine Schiavone intervistato: lo stato dei rifiu... Francesco Schiavone al momento dell'arresto nel 98, Francesco Bidognetti detto Cicciotto 'e Mezzanotte. Cionondimeno, il clan Bardellino contrabbandò anche l'eroina, le cui spedizioni dirette alla Famiglia Gambino e Famiglia Genovese, erano nascoste all'interno dei filtri di caffè espresso. Infiltrazioni del clan dei Casalesi Dissequestrato l’hotel Giardino Dopo 10 anni la decisione del tribunale: l’immobile potrà essere liquidato per soddisfare i creditori Pubblicato il … Antonio Petito: ucciso l'8 febbraio 2002 in quanto aveva avuto una discussione con Gianluca Bidognetti (figlio di Francesco) per banali motivi di viabilità. Dal Museo degli Innocenti all'ateneo di Pisa: il clan dei Casalesi in Toscana infiltrato negli appalti pubblici (ansa) Nessun coinvolgimento delle ditte appaltanti. Non esiste al giorno d'oggi una versione coincindente con l'altra. Entrato in contatto con il clan Nuvoletta di Marano di Napoli, di cui costituì nel 1977 il braccio armato, venne affiliato a Cosa Nostra dal mafioso siciliano Rosario Riccobono presso la masseria dei fratelli Lorenzo e Ciro Nuvoletta a Marano di Napoli. Carabinieri . , boss temuto e rispettato (una delle poche figure criminali a non avere un soprannome) intorno al quale per quasi un decennio si mosse unita una federazione di famiglie (Schiavone, Bidognetti, Zagaria, Iovine, Venosa) radicata in un territorio che andava dal Basso Lazio passando per l'agro aversano fino ad arrivare nel napoletano.

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